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Matteoli cerca 12 miliardi

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Altero Matteoli

L'Acer accetta la sfida: «Costruttori romani pronti a investire»

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«Se ci mettiamo a lavorare subito, in 4-5 mesi possiamo trovare 12 miliardi di risorse, e in 4-5 anni si possono realizzare le opere». Lo ha detto il Ministro per le infrastrutture e i trasporti, Altero Matteoli, intervenendo ieri mattina alla conferenza cittadina sul Piano strategico per la mobilità sostenibile. Per affrontare i problemi del traffico nella capitale, secondo il ministro «bisogna realizzare una infrastrutturazione organica della città», finanziando il Piano strategico per la mobilità per il quale «sono necessari 12 miliardi di euro, che non possiamo cercare solo nelle casse del Ministero». La ricetta di Matteoli è quella di «metterci a un tavolo con Comune di Roma, Ministero del tesoro e privati, per pensare a sistemi di project financing». Il ministro ha detto di basare le sue considerazioni sull'esempio di quanto fatto a livello nazionale, ricordando «abbiamo portato al Cipe circa 27,6 mld di euro per infrastrutture: 2,5 provenienti dal ministero, 7,3 dai fondi Fas europei, 8,3 dai privati e il resto dai piani di investimento di Anas e Ferrovie». Ma per la metro D non ci sono fondi. «No, non ci sono ancora risposte ma stiamo cercando di trovare le risorse che allo stato non ci sono per quanto richiesto» ha detto Matteoli in merito alla richiesta effettuate un mese fa dal Campidoglio per trovare il 50% delle risorse necessarie. I costruttori romani sono pronti a fare la loro parte e investire. «Il complessivo disegno strategico previsto dal Piano - ha detto il presidente Acer Eugenio Batelli - necessita, ovviamente, di risorse per tradursi in opere concrete. Risorse che, nel caso delle infrastrutture per la mobilità sono particolarmente importanti, specie se pensiamo ai tratti interrati delle metropolitane, soprattutto in un territorio quale quello romano. Dove rinvenire i finanziamenti necessari? Attraverso stanziamenti pubblici, che, oltre che sulle risorse certe di Roma Capitale, dovrebbero giovarsi dei positivi riflessi del futuro federalismo fiscale. Comunque sono risorse che sarebbero largamente insufficienti rispetto agli obiettivi del programma». «Di qui la necessità di ricorrere a stanziamenti privati. Un contributo importante - prosegue - può derivare dall'attivazione dei programmi urbanistici già previsti dal Piano Regolatore Generale, che prevedono la realizzazione di importanti infrastrutture per la mobilità. In alcuni programmi privati, come nelle compensazioni e negli art.11, oltre alla realizzazione delle opere di urbanizzazione interna, è prevista la costruzione di importanti opere infrastrutturali, che vengono realizzate attraverso un contributo straordinario richiesto al privato». Il presidente Anas, Pietro Ciucci, ha fatto il punto dei lavori infrastrutturali che coinvolgono la città e il suo sistema di complanari. «Le complanari sulla Roma - Fiumicino sono quasi completate mancano solo alcuni collegamenti sulla viabilità locale della stessa Fiumicino per i quali siamo in attesa di alcune autorizzazioni. Per quelle sulla Roma-L'Aquila, nel tratto urbano, saranno pronte entro il 2013 si stanno già avviando i lavori propedeutici, abbiamo affrontato il problema degli espropri e quelli della bonifica bellica, i cantieri apriranno a gennaio 2010 e saranno completati in tre anni dalla Palmiro Togliatti fino a Roma est oltre il Gra».

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