Appartamenti dotati di angolo cottura, camera da letto, saloncino con tv, bagno con lavatrice.
Arrivaa Roma la prima Casa dedicata ai papà separati, temporaneamente in difficoltà economica e residenti sul territorio capitolino. L'iniziativa è stata presentata in Campidoglio dall'assessore alle Politiche sociali Sveva Belviso e dal giornalista Tiberio Timperi, testimonial dell'iniziativa. Presenti, tra gli altri, anche l'avvocato Maria Pia Sabatini, il presidente dell'associazione «Nonni genitori di padri separati», Maria Bisegna, e il vicepresidente dell'associazione nazionale «Papà separati Onlus» Antonio Matricardi. Il progetto darà la possibilità ai papà separati di poter permanere nella struttura a loro dedicata per un periodo massimo di 12 mesi, tranne casi di particolare fragilità, documentati e autorizzati. «Le separazioni con figli, oltre ad un trauma personale, comportano un aumento delle spese con un impoverimento della famiglia- spiega l'assessore Belviso - A precipitare nel disagio economico sono i genitori non affidatari, solitamente i papà, che, oltre a versare l'assegno mensile, devono contestualmente lasciare la dimora». «L'iniziativa comunale di aiutare i papà separati, è apprezzabile - dichiara in una nota il consigliere provinciale del Pd Paolo Bianchini - L'idea di realizzare una casa apre però un vasto fronte di aspettative e dunque la comunicazione non può essere superficiale e privilegiare lo spot alla chiarezza».