A Frascati l'asilo non riapre Trasferiti cento bambini
«Ci hanno promesso che l'asilo avrebbe riaperto invece non se ne parla». Sfuma per i genitori dei circa 100 bambini del Santa Lucia di Frascati, in protesta ieri pomeriggio fuori dal Comune, la speranza di una pronta riapertura della scuola del quale è stata disposta la chiusura, martedì scorso, con provvedimento urgente del sindaco Stefano Di Tommaso a causa di «necessarie verifiche di carattere sismico». E i genitori sono sempre più infuriati e chiedono spiegazioni per lo «sfratto dai tempi incerti» e per il «repentino, inatteso e imminente trasferimento alla struttura delle Scuole Pie». Infatti, soltanto martedì 27 verso le 22 della sera, i genitori sono stati avvertiti con una telefonata della direzione della cooperativa Futura 85 (gestore del Santa Lucia con contratto in scadenza il prossimo 2011) che l'indomani mattina i bambini non sarebbero potuti andare a scuola in quanto il Comune aveva comunicato il giorno stesso, alla direzione della Futura, che ci sarebbe stata una chiusura urgente di un paio di giorni per accertamenti tecnici. E invece i due giorni hanno lasciato il posto all'incertezza per le circa 100 famiglie oltre alla chiusura vera propria della scuola. Quindi senza tempi precisi di riapertura ma con la certezza, da parte dell'amministrazione, della «necessità di effettuare opere di miglioramento e adeguamento sismico». E così da una asilo privato con una retta di circa 400 euro mensili adesso le famiglie si ritrovano con i bambini «sballottati come profughi – protestano i genitori - chissà poi per quali reali motivi». Tanti infatti gli interrogativi delle famiglie: «Perché le perizie tecniche non sono state fatte quando il Comune ha acquistato l'immobile o comunque durante l'estate e prima di affidarlo alla cooperativa, in modo da permetterci di trovare eventualmente un'altra soluzione?». Intanto, mercoledì, sono state sgomberate anche la ex chiesa e il teatro (presenti nell'edificio). E per la successiva realizzazione dei lavori di messa a norma, nei prossimi mesi, verranno trasferiti anche gli uffici della Sts, Società Tuscolana Servizi.