Madre ferisce i figli e tenta il suicidio
Due bambini di quattro e sei anni, in lacrime e sotto choc, con alcune ferite superficiali fatte con un coltello da cucina e la loro madre, una donna indiana di 35 anni, con le vene dei polsi tagliate. Tentativo di suicidio o messa in scena, drammatica, per terrorizzare il marito infedele? Di certo dramma della follia. In un appartamento romano del quartiere S. Giovanni dove la polizia, ieri pomeriggio, dopo essere stata avvertita dai vicini di casa, ha trovato una donna e due bimbi feriti alle braccia. Tutti poi ricoverati in ospedale: nessuno dei tre è grave ma il loro stato emotivo è fortemente alterato. Potrebbe essere stata la gelosia il movente che ha portato Suj Babu Ragu a fare un gesto così estremo e così disperato. La donna abita con la sua famiglia in un appartamento in via Imera dal 2006 e lavora come infermiera in una clinica privata sulla via Appia. Il marito, ex proprietario di un ristorante indiano, lavora adesso come domestico. La donna è stata sedata e, alla polizia, non è stata in grado di fornire una versione chiara di quanto accaduto nell'appartamento e soprattutto il perchè. Il magistrato adesso sta valutando la sua posizione. Nel pomeriggio, intanto, sono stati i vicini a tracciare alcune ipotesi sulle motivazioni che hanno spinto l'infermiera indiana a prendere in cucina un coltello e ferire i suoi figli. Circa dieci anni fa il marito della donna, hanno raccontato i vicini, aveva già litigato con una donna filippina, probabilmente una sua amante, la quale è tornata a farsi sentire qualche anno fa bussando alla porta della sua abitazione. «Lui anni fa aveva avuto una relazione con una donna filippina - spiegano i vicini - e con lei, in strada fuori dal palazzo dove abita, aveva avuto una violenta lite. Sappiamo che questa filippina era stata probabilmente costretta ad abortire perchè aspettava un figlio da Ragu, ma la moglie dell'uomo, Suja, l'avrebbe cacciata via in malo modo». «Comunque si è sempre dimostrata, al di là di queste liti coniugali, una famiglia rispettabile e tranquillissima» ha aggiunto l'amministratore del palazzo dove abita la famiglia degli indiani. Una famiglia spezzata da un raptus ancora inspiegabile.