Alloggi per i padri separati
Il Campidoglio stanzia 346 mila euro per venti abitazioni transitorie
. Sono venti alloggi di transito destinati ad ospitare i padri non affidatari che si ritrovano improvvisamente senza casa, ed eventualmente i figli ospiti. Le case dovranno essere strutturate in modo da garantire il diritto di visita in un ambiente più familiare possibile, con aree verdi e spazi giochi. E non solo. Nel bando pubblicato dal Campidoglio si prevede anche la presenza «di figure professionali idonee a svolgere attività di segretariato sociale, accompagnamento e sostegno finalizzato alle funzioni genitoriali - si legge nel testo - e al superamento dei conflitti e delle conseguenze derivanti dalla rottura del legame coniugale e di convivenza». Un sostegno, insomma, psicologico per padri e figli. Ma è soprattutto sul contributo economico che insiste il bando capitolino con uno stanziamento di circa 346 mila euro. Una cifra, questa, che consentirà ai padri separati di pagare una quota fissa di 200 euro al mese per un alloggio arredato con stanza da letto, angolo cottura attrezzato, saloncino con televisore, bagno e lavabiancheria. Si prevede poi un servizio di guardiania dalle 19 alle 7 e la possibilità di ricorrere a educatori sociali, psicologi, assistenti sociali. «È un aiuto concreto ai genitori separati che sempre più spesso rappresentano la "nuova povertà" - spiega l'assessore capitolino alle Politiche sociali, Sveva Belviso - le separazioni delle coppie con figli comportano infatti un improvviso aumento delle spese e spesso i padri si trovano costretti a lasciare la casa coniugale. Con questo bando vogliamo dare un vero sostegno a questi padri per iniziare a ricostruire la propria vita e la propria identità».