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Sacconi: il Lazio rischia il collasso finanziario

Sacconi

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«Il piano sanitario? Non c'è, e neanche quello di riorganizzazione della rete ospedaliera. C'è un disavanzo specifico, che in parte pagano i cittadini, e per altro verso impegna le risorse del bilancio regionale e quelle straordinarie dello Stato. Soprattutto senza che si vedano risultati apprezzabili». Il commissariamento del commissario sarebbe poi "l'estrema ratio". È braccio di ferro sullo sblocco dei fondi per il rientro dal deficit sanitario tra il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e il presidente della Regione Piero Marrazzo. Il responsabile del dicastero della Salute era già intervenuto sull'argomento nel pomeriggio nel corso del Question time alla Camera: «C'è il pericolo di collasso finanziario della sanità laziale. Nel 2009 si stima, oltre a un residuo di 75 milioni non coperto nel 2008, un fabbisogno di 332 milioni di euro al netto delle risorse regionali e di quelle provenienti dall'aumento delle imposte e dal fondo aggiuntivo». Sullo sblocco dei fondi da parte del Governo, rivendicati dall'esecutivo regionale, il ministro ha poi aggiunto in serata al meeting pre-elettorale del PdL laziale: «La Regione ha un disavanzo poderoso: oltre 1 miliardo e mezzo rispetto al fondo sanitario nazionale. Marrazzo deve portare al tavolo tecnico Stato-Regioni della prossima settimana risultati concreti: solo così la legge permette di liberare le risorse finanziarie, senza le quali c'è il pericolo del collasso finanziario». Nel Lazio, insomma, si spenderebbe di più, dando di meno sul fronte della qualità e dell'assistenza sanitaria. «La Regione deve fare in modo che ci sia la prevalenza del territorio e dell'assistenza», ha specificato il sindaco Alemanno, rivendicando la necessità dello sblocco dei fondi e del contenzioso che si è aperto col Governo: «Questo impedisce i trasferimenti che la Regione deve fare al Comune, il che ci sta mettendo in gravi difficoltà sul fronte del trasporto pubblico. Per questo scriverò una lettera a Marrazzo». Una leggera apertura al dialogo che Vincenzo Piso, coordinatore regionale del PdL, interrompe: «Abbiamo un serio problema di razionalizzazione: o questo si affronta con un ragionamento serio, altrimenti non siamo disposti a metterci intorno a un tavolo a discuterne». «I protagonisti della terrificante esperienza della giunta Storace sono tornati e, con incredibile faccia tosta, ora provano a dare lezioni di trasparenza, legalità e rigore contabile» ha affermato il vice presidente della Regione Lazio, Esterino Montino.

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