Madonna, l'Acer pagherà il restauro
Saranno i costruttori romani a farsi carico del restauro della Madonna di Monte Mario, abbattuta dalla tromba d'aria che ha investito la Capitale la notte tra lunedì 12 ottobre e martedì 13. Ad annunciarlo è stato il sindaco Alemanno, che ieri ha si è recato in visita alla statua «ferita». Erano passate da poco le 15.30 di ieri pomeriggio quando ai piedi della Madonna di Monte Mario è giunto il primo cittadino per rendere simbolicamente l'omaggio di tutta la città alla Signora abbattuta dalle intemperie e farsi partecipe dei bisogni del suo restauro. Ed è stata una visita breve ma concreta e risolutiva perché portava con sé già la soluzione in tasca. Ad accoglierlo, con il segretario generale della congregazione don Aurelio Fusi, una piccola folla di giovanissimi ospiti della Casa di don Orione. «Vogliamo dare una risposta immediata alla città - ha detto Alemanno - e dare seguito all'appello fatto da Sua Santità nei giorni scorsi affinché la Madonna torni a vegliare su Roma e sui romani. Per questo abbiamo scelto di non procedere a un finanziamento pubblico e quindi alla prassi ordinaria delle delibere comunali, e accettato la disponibilità dell'Acer, l'Associazione dei costruttori romani che prontamente si è resa disponibile a provvedere a proprie spese al restauro della statua. Pensiamo così di accogliere l'appello della città che fin dai primi anni Cinquanta ha eletto a simbolo della propria religiosità la Madonnina di Monte Mario». La Madonna giace distesa sul prato a pochi metri dal punto in cui è caduta giù dall'alto piedistallo. Mani generose hanno deposto nei pressi della testa aperta e deformata omaggi floreali come a voler mitigare il danno subito sulla superficie dorata dei capelli e delle vesti. E la soluzione non tarda a venire dall'architetto Eugenio Batelli, presidente dei costruttori romani che ha detto: «È stato un gesto spontaneo quello che abbiamo deciso di fare in tempi rapidissimi e ci riteniamo onorati di dare il nostro contributo tecnico-finanziario per il restauro e il ripristino della Madonna. Prevediamo una spesa complessiva di 80-90 mila euro, è presto per poter essere ancora più precisi, e un lasso di tempo di due-tre mesi. Faremo ogni sforzo per poterla ricollocare sull'alto piedistallo da cui benedice la città prima del prossimo Natale. Proveremo. Con noi partecipano all'iniziativa la Cassa edile e il CE.F.M.E. - Centro per la Formazione delle Maestranze Edili ed Affini di Roma e Provincia».