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Le scuole di Marino «sopravvivono» grazie ai contributi dei genitori

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Questaè quanto denunciano alcuni genitori degli alunni che frequentano gli istituti scolatici di Santa Maria delle Mole. Stanchi di assistere e subire i disservizi della scuola pubblica e di costatare l'inefficienza dell'educazione scolastica. «Ogni anno ci viene richiesto un contributo aggiuntivo per comprare gesso, cancellini e carta igienica, contributo che serve a garantire le necessità fondamentali dei nostri figli e che quest'anno è arrivato a ben 30 euro», ha dichiarato Stefano, il papà di una ragazza che frequenta la scuola media Vivaldi. «La cosa ancora più grave è che non sono più garantite le ore di didattica perché, in caso di assenza di un insegnante, non si hanno i fondi necessari per chiamare la supplente», ha dichiarato Orietta Cumina, consigliera circoscrizionale e più volte rappresentante di classe della scuola Vivaldi. «La scuola è sempre più povera – aggiunge la Cumina – tanto che gli insegnanti della "Vivaldi” devono ancora ricevere il compenso per gli straordinari dell'anno scolastico 2008/2009 e che parte del contributo volontario versato dai genitori è servito per pagare le supplenze dello scorso anno». La stessa situazione si riscontra anche in altri istituti scolastici di Santa Maria delle Mole e nelle scuole elementari di Cava dei Selci e Frattocchie. Qui infatti il contributo volontario dei genitori è essenziale e serve a garantire i necessari bisogni della didattica. Le mamme degli alunni della scuola elementare Sandro Pertini si lamentano invece del cibo che viene servito alla mensa. «Per ogni pasto giornaliero paghiamo tre euro ma non viene corrisposto un servizio adeguato tanto che spesso vengono serviti pasti poco sostanziosi con frutta immangiabile», ha dichiarato Elvira Censoni, mamma di due bambine che frequentano la scuola Sandro Pertini.

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