Impianto di preselezione dei rifiuti nel centro industriale di Guidonia
Rubeis dice no all'impianto di preselezione all'Inviolata, sì alla zona Industriale di Setteville. Il sindaco di Guidonia Montecelio si tiene distante dalle polemiche strumentali nate politicamente negli ultimi giorni in merito alla collocazione dell'impianto di preselezione dei rifiuti, e accetta l'apertura della Regione Lazio su una possibile delocalizzazione della struttura in un altro sito: «Ritengo che questa sia una soluzione preferibile rispetto a quella dell'Inviolata – afferma il primo cittadino – considerata la seconda discarica più grande d'Europa dopo Malagrotta e quindi, sotto il profilo ambientale, già sensibilmente compromessa». L'Ente regionale apre quindi uno spiraglio a Guidonia e il sindaco rilancia la sua disponibilità a risolvere in tempi brevissimi la questione: «Se la Regione Lazio mette nero su bianco la propria intenzione di delocalizzare l'impianto di preselezione dall'Inviolata, dove è destinato secondo il piano regionale, alla zona industriale di Setteville, io vado a firmare anche alla due di notte». Positive anche le impressioni della cittadinanza di «Marco Simone», il quartiere confinante con il Parco dell'Inviolata, che conferiscono forza ai propositi del primo cittadino: «Si alla delocalizzazione – afferma Letizia Morgia, responsabile del sito Marcosimoneonline.it e attivista del Comitato locale – Speriamo che all'interno del Parco, che ha bisogno di diventare tale a tutti gli effetti, e non solo nel nome, non venga realizzato più nessun impianto. L'inviolata va bonificata, piantati nuovi alberi e chiusa ai rifiuti, diventando un posto fruibile per la cittadinanza, a cominciare da "Marco Simone", per passare a Setteville, Collefiorito, Setteville Nord e Fontenuova, i territori più immediatamente vicini al Parco Archeologico. Guidonia da vittima deve diventare carnefice dei rifiuti, un modello da seguire per le altre città».