Caccia ai parcheggi fantasma
Collegio Romano, Santa Maria in via, piazza San Macuto, piazza del Gesù, via degli Astalli, piazza Grazioli. È questo uno dei «triangoli» maledetti per la sosta del centro storico. É qui che spesso da un giorno all'altro anche quei rari posti auto che ancora si trovano (dalle 14 in poi, sia chiaro) «spariscono» per cantieri, ragioni di sicurezza, auto di servizio, riprese cinematografiche. Una sciocchezza in altre parti della città, un dramma vero e proprio in quel fazzoletto del centro storico dove si vive l'emergenza sosta in modo perenne. L'ultimo caso è piazza Grazioli, dove per motivi di sicurezza legati alla residenza del premier sono stati tolti circa venti posti auto, ovviamente gratuiti. Fioriere quindi in sostituzione delle «miracolose» strisce bianche, così come in via del Collegio Romano ci sono circa una quindicina di posti auto riservati al Ministero dei Beni culturali. Un po' troppi in un'area dove anche lasciare un motorino diventa un'impresa quasi impossibile. Lo stesso problema che si riscontra a piazza San Macuto, dove il cantiere per la messa in sicurezza, come ad esempio il servizio antincendio, «occuperà» la piazza fino al 2011. Anche in questo caso le auto soprattutto di carabinieri e quelle di servizio utilizzate da ministri e parlamentari devono trovare altri parcheggi. Alla situazione già drammatica si aggiungono poi le esigenze «cinematografiche» della capitale. La settimana scorsa una parte di piazza del Collegio Romano, uno degli ultimi baluardi degli automobilisti che si recano in centro, era occupata dai camion e dalle attrezzature per le riprese di un film. Ma il dramma della carenza di parcheggio all'interno della Ztl e in particolare nell'area che va da piazza del Parlamento al Campidoglio, non è legato soltanto ai cantieri e alle esigenze, a volte esagerate, delle auto blu ma anche a un'idea di arredo urbano difficilmente compatibile con il traffico e la disponibilità di posti auto in zone, come le Ztl, dove per entrare si pagano 564 euro. È il caso di piazza del Gesù, dove i lavori di arredo urbano hanno innalzato il piazzale antistante la chiesa in modo da evitare la sosta delle auto (ma non quella dei motorini). Anche in questo caso, una piazza che prima ospitava almeno venti auto, è certamente più bella ma forse continuare a pedonalizzare quei pochi spazi ancora disponibili per la sosta auto prima di dare una valida alternativa non è una carta vincente. Stesso discorso per piazza dell'Aracoeli, dove fino a poco tempo fa si poteva lasciare l'auto in sosta a ridosso della fontana, è stata creata un'isola pedonale «puntellata» dalle paline degli autobus. Più bella, ovvio, ma al decoro urbano andrebbe comunque affiancato il diritto al parcheggio, soprattutto per chi è costretto a pagare il permesso Ztl. Altrimenti sarebbe meglio chiudere completamente il centro storico ed evitare così di fare cassa, con permessi Atac e multe inevitabili per il ricorso «obbligato» alla sosta selvaggia.