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"Entro il 2011, impianti in sicurezza"

Semafori nascosti dagli alberi Lungotevere in Augusta. Foto GMT

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«Entro il 2011 gli impianti semaforici saranno messi tutti in sicurezza». Ad affermarlo è stato l'assessore comunale ai Trasporti Sergio Marchi, che nei prossimi mesi ha intenzione di risolvere la difficile situazione della segnaletica, lavorando insieme all'assessore all'Ambiente, Fabio De Lillo. «A novembre ci sarà un incontro con i presidenti dei Municipi per organizzare gli interventi da mettere in pratica per risolvere i pericoli che in alcune zone della città sono dovuti a impianti semaforici poco visibili». Non solo. Il prossimo mese, infatti, l'assessore Marchi avvierà un monitoraggio degli impianti e una mappatura di luoghi più a rischio. Tra gli interventi, anche la modifica delle lampade dei semafori, per renderli più visibili e per arrivare anche a un risparmio energetico e per abbassare il livello di inquinamento. Un altro aspetto che viene preso in considerazione dall'amministrazione comunale è quello del metodo di potatura degli alberi considerati a rischio nella Capitale. Non solo quelli che si trovano in prossimità dei semafori, ma anche quelli vicino a scuole, edifici pubblici e privati. Un'emergenza che è stata presa in considerazione soprattutto dal fatto che è in arrivo il maltempo. Per evitare di danneggiare i fusti degli alberi e quindi per evitare che diventino pericolosi, devono essere seguite determinate norme. E lo stesso vale quando vengono eseguiti lavori stradali in prossimità di alberi: lo scavo deve essere effettuato a mano, la pavimentazione stradale o del marciapiede intorno alla pianta deve mantenere una superficie libera di almeno un metro quadro, il riempimento dello scavo in prossimità della pianta deve essere effettuato con terreno agrario, per i pini e i platani lo scavo deve essere eseguito ad almeno tre metri dalla base del fusto e lo scavo intorno agli alberi di qualsiasi genere con il tronco del diametro oltre 70 centimetri deve essere di quattro metri. La sicurezza di una città passa, dunque, anche attraverso la messa in sicurezza degli alberi e della loro manutenzione. Per evitare pericoli per i centuari è anche fondamentale eliminare, in molte strade della Capitale, le radici degli alberi che sollevano l'asfalto, soprattutto pini, che in molti casi sono la causa di incidenti stradali per i motociclisti. Nel quartiere Trieste, ad esempio, sono stati avviati lavori che dureranno sei mesi e costeranno tre milioni di euro per riqualificare corso Trieste con un nuovo manto stradale per tre chilometri di strada, nuovi marciapiedi con dotazioni per abbattere le barriere architettoniche, nuova segnaletica orizzontale e verticale, compresi display che indicheranno i tempi di percorrenza. E poi, sincronizzazione della rete semaforica (la storica «Onda verde»), sistemazione dell'area verde centrale con potatura degli alberi e ammodernamento degli impianti Italgas.

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