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Una giornata nata con l'obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sulle conseguenze dell'eccessivo utilizzo di luce artificiale.

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Negliultimi anni l'inquinamento luminoso ha compromesso la visibilità del firmamento, contribuendo al degrado ambientale e minacciando la salute dell'uomo, ed è per questo motivo che anche l'Onu e Unesco invitano alla salvaguardia del cielo e dei suoi significati storici e culturali. Porte aperte, dunque, al museo astronomico di piazza G. Agnelli, dove scolaresche, romani ed appassionati, si sono dati appuntamento. Nel corso della mattinata, è stato presentato «L'inquinamento luminoso», scritto dal direttore dell'Osservatorio astronomico di campo catino, Mario Di Sora. Allo spettacolo curato da Gianluca Masi, «Cieli Urbani», il compito di invitare le persone «a sollevare lo sguardo alle stelle per non dimenticarne l'incanto e la meraviglia, riflettendo sugli effetti drammatici dell'inquinamento luminoso e sulla necessità si utilizzare la luce artificiale in modo intelligente».

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