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Appello ai romani per la Madonnina

La statua della Madonnina di Monte Mario crollata per il maltempo

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L'hanno coperta con un telo di plastica per proteggerla dal maltempo che tanto l'ha danneggiata nella notte di martedì scorso. Quando sotto i colpi del vento e dell'acqua è precipitata dal piedistallo dal quale ha abbracciato Roma per oltre 50 anni dalla collina di Monte Mario. Ora Maria Salus Populi Romani sembra avvolta in un sudario. E aspetta paziente di tornare al suo posto. Dove i Romani sono abituati a vederla da oltre mezzo secolo. «Terminata la fase in corso di rilevamento danni e di studio delle modalità di intervento - ha detto don Savino Lombardi, provinciale degli Orionini - intendiamo procedere in tempi rapidi al restauro della Madonnina colpita dal maltempo martedì scorso e di rimetterla al suo posto; c'è la spinta commovente della gente accorsa a vedere, a pregare e a piangere di fronte alla Madonnina ferita: c'è il conforto paterno del Santo Padre e anche l'incoraggiamento e la promessa di sostegno del sindaco Alemanno». Ed ora l'intervento propositivo di don Savino che dice: «Così come la statua è nata per volere del popolo di Roma e grazie alle generose donazioni di ogni persona in tempi in cui le privazioni erano comuni e diffuse, così ora pensiamo di ricorrere alla generosità dei romani per creare un fondo di solidarietà e di fede che possa significativamente contribuire al restauro della Madonnina». La statua, infatti, risponde a un voto popolare della città di Roma espresso il 12 marzo 1944 al raduno degli Amici di Don Orione, tenutosi nella chiesa di santa Caterina a Magnanapoli. La statua, infatti, risponde a un voto popolare della città di Roma espresso il 12 marzo 1944 al raduno degli Amici di Don Orione, tenutosi nella chiesa di S. Caterina a Magnanapoli. L'allora Sostituto della Segreteria di Stato, mons. Montini, presente al raduno degli Amici di Don Orione, al termine della Messa, incoraggiò la proposta ma, congedandosi chiese: «Siete voi che lo desiderate o è il popolo romano che desidera un voto?» Prontamente gli Amici di Don Orione si assunsero l'impegno di raccogliere le firme da inviare a Monsignor Montini. All'Istituto San Filippo Neri in via Appia di Roma, arrivarono 1.100.000 firme. E con le firme iniziò da parte degli orfanelli e dei mutilatini la raccolta di denaro e metallo per dare inizio alla realizzazione della statua dedicata a Maria che prese significativamente il nome di "Salus Populi Romani". La formulazione pubblica del voto avvenne nel corso della festa della SS. Trinità in San Ignazio, dove era stata esposta la Madonna del Divino Amore e al cui Santuario fu indirizzato il voto. Quando il 4 giugno, senza disordini, distruzioni o morti, l'esercito tedesco lasciò Roma e contemporaneamente quello alleato vi entrò, fu per molti il segno del voto esaudito. Nei giorni scorsi è stato già creato su Facebook un gruppo di solidarietà di «Tutti i cittadini che vogliono la Madonnina ricollocata a proteggere Roma» su iniziativa di Nicola Di Stefano, presidente dell'associazione cattolica Famiglia e Valori mentre il presidente della provincia italiana, che comprende il Centro ed il Sud della penisola, dell'associazione ex-alunni di don Orione Giuseppe Rossi, ha dichiarato di essere pronto ad iniziare la raccolta fra i propri iscritti appena i superiori daranno il via. «Noi tutti, orfani o mutilatini che abbiamo frequentato i centri di don Orione - dice Rossi - abbiamo avuto tanto negli anni della nostra infanzia dai sacerdoti e dagli assistenti che erano la nostra famiglia. Ora è giusto contribuire per quel che possiamo a restaurare un'opera che ci appartiene».

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