"Pronti a fare la nostra parte"
«Faremo quanto possibile per restituire la Madonnina di Monte Mario alla città. Dovremo capire come intervenire perché la Madonnina è del Don Orione». Lo dice il prof. Umberto Broccoli, sovrintendente comunale, anche lui affezionato a quella immagine che per oltre mezzo secolo ha caratterizzato il panorama della collina. «Come abbiamo saputo del crollo - spiega - e su indicazioni del sindaco, ci siamo attivati. Come cittadini e come Sovraintendenza». Dunque, qualcosa si muove per il restauro della statua di Maria Salus Populi Romani, seriamente danneggiata dal maltempo nella notte di martedì. Una prima ricognizione è stata eseguita dalla dottoressa Anna Maria Cerini della sovraintendenza. «La statua è un simbolo molto forte di Roma - spiega - perché l'imponente statua si vedeva da ogni parte». Devozione e tradizione si intrecciano come rammenta Broccoli. «Tra i ricordi più "laici" ci sono quelli di quanti andavano nei pressi per vedere gratis la partita all'Olimpico. Solo che anche da quelle altezze si vedeva solo uno spicchio del campo da gioco». Roma, città dalle oltre mille edicole mariane, annovera le testimonianze più antiche del culto a Maria . «Roma è devota all'Immacolata Concezione - dice Broccoli - Basti pensare a Santa Maria Maggiore la cui prima costruzione nasce come ex voto nel IV secolo dopo il "miracolo" della neve d'agosto». Anche la Madonnina di Monte Mario è un ex voto del popolo fatto durante la guerra mentre la sua realizzazione si colloca negli anni della ricostruzione. «Questa Madonnina abbraccia Roma ed è un simbolo di spiritualità popolare. C'è bisogno di un restauro ma non sarà una cosa facilissima», conclude.