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Piano sanitario è scontro

Regione Lazio

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Che la partita per le Regionali del Lazio 2010 si dovesse giocare sulla sanità era quasi scontato. Ieri chi aveva dei dubbi se li può togliere. Per la prima volta il Pdl non ha partecipato ai lavori della Pisana dove si è discusso il piano sanitario regionale, organizzando una protesta davanti al Forlanini, tappezzando Roma di manifesti con Marrazzo vestito da morte e con la scritta «Marrazzo dà il colpo di grazia alla sanità». Il governatore del Lazio ieri ha partecipato alla seduta del consiglio dei Ministri per fare il punto sul lavoro svolto da commissario. «I risultati non raggiunti sono in relazione a criticità congiunturali - ha spiegato ai suoi interlocutori di palazzo Chigi - alcune di natura finanziaria, come le minori entrate fiscali con 40 milioni che sono diminuiti dal bilancio previsto poiché dirottati verso l'Abruzzo. Siamo a 4.100 posti letto rispetto ai 4.800 come obiettivo, significa che siamo arrivati a 3,5 posti per mille abitanti. Arriveremo al 3 per mille».  Per quanto riguarda i costi: «Quest'anno visto che rispetto al 2007 abbiamo risparmiato 400 milioni, tra il tendenziale sul deficit elaborato dal governo e quello della Regione la differenza è di 50 milioni. È un buon risultato». Soddisfatto al termine dell'incontro: «Penso che sulla firma del piano sanitario, che oggi (ieri ndr) iniziamo a discutere in Consiglio regionale, ci siamo». Ma di quel piano sanitario, alla cui discussione ha partecipato l'Udc, il Pdl regionale non vuole proprio saperne. «Abbiamo deciso di non partecipare a un consiglio che non è altro che uno spot elettorale – ha commentato Francesco Lollobrigida - In quattro anni e mezzo Marrazzo per la sanità non ha fatto nulla, è un disastro». Dello stesso avviso il senatore Domenico Gramazio: «Diciamo no a un piano che è una truffa legalizzata nei confronti degli operatori sanitari e dei cittadini. È calato dall'alto dal binomio Marrazzo-Montino a cinque mesi dalle elezioni». Va giù duro anche Donato Robilotta (Pdl) che ha parlato di una diffida del consiglio dei Ministri nei confronti di Marrazzo: «Noi protestiamo qui con un atto di forte rottura istituzionale verso Marrazzo che è una sorta di dottor Jekyll e mr Hyde. Oggi in consiglio dei Ministri è stato diffidato dall'adempiere alle cose per cui è stato nominato commissario. La sanità del Lazio produce un disavanzo di 2 miliardi l'anno, è al collasso. In quattro anni il disavanzo è di 7 miliardi. Andare avanti così significa da gennaio aumentare le tasse».

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