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Camorra e rifiuti, preso il super latitante Di Giovanni

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GiovanniDi Pasquale, l'altro ieri è stato catturato dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma, diretto dal capitano Pietro Rajola Pescarini. Era nel Casertano, a Marcianise, uscito da un summit del clan per rivedere i conti dell'organizzazione dopo il duro colpo inferto dall'inchiesta «Giudizio finale». A fine maggio le forze dell'ordine indagarono oltre 40 persone per riciclaggio di capitali di provenienza illecita e ne arrestarono cinque: Di Giovanni era sfuggito al blitz. A capo della cupola c'è il boss Salvatore Belforte. Al livello successivo le indagini hanno indicato Giuseppe Buttone e Di Giovanni, cui erano intestate una ventina di società. «La pericolosità di Di Giovanni - spiega il capitano Rajola - non era tanto sul piano militare, ma su quello economico. Lui era la mente del riclaggio». Ora l'ultima preda da acciuffare è Pino Buttone, il capo del gruppo di fuoco. Fab. Dic.

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