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Alemanno soddisfatto: "Collaboriamo col pm"

Gianni Alemanno

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Il Campidoglio esprime soddisfazione. La collaborazione tra Comune e Procura sta cominciando a dare i primi risultati e l'intricata matassa riguardante gli impianti sportivi realizzati per i Mondiali di nuoto di Roma 2009 svoltisi in estate si sta pian piano sciogliendo. Ieri il pubblico ministero Colaiocco ha disposto il dissequestro di otto delle quindici strutture sportive cui erano state apposte i sigilli. Una notizia accolta con estrema contentezza dall'amministrazione comunale. «Apprendo con soddisfazione che il pubblico ministero ha disposto la restituzione alla città di alcuni circoli sequestrati nell'ambito dell'indagine sui Mondiali di nuoto, risultato della collaborazione che il Comune di Roma ha dato alla Procura della Repubblica. Confermo la disponibilità dell'amministrazione a valutare le istanze di sanatoria che sono state presentate. Confido, comunque, che l'indagine si concluda al più presto», ha affermato in una nota il sindaco Gianni Alemanno. Decisiva ai fini del dissequestro è stata la disponibilità espressa dal Campidoglio a concedere una sanatoria alle strutture colpite dal provvedimento cautelare. Una posizione, quella del Comune, che ha riscosso il favore della Procura, che ha disposto il dissequestro in attesa di un'ulteriore verifica a giugno, quando la sanatoria dovrebbe essere messa nero su bianco. «Con la restituzione ai titolari degli otto circoli sportivi delle strutture sequestrate si conferma l'impegno assunto qualche giorno fa da questa amministrazione di voler far tornare in una condizione di normalità una situazione di difficoltà - ha detto, dal canto suo, il delegato comunale allo Sport, Alessandro Cochi - I cittadini, gli operatori e i responsabili dei circoli chiedevano la riapertura degli impianti, e la nostra posizione andava proprio in questa direzione, perché eravamo consapevoli del danno che si stava arrecando alla collettività, a chi aveva investito risorse personali e che rischiava di trovarsi con un pugno di mosche in mano. Dopo l'enfasi degli scorsi giorni nei confronti dei concessionari, accogliamo favorevolmente la notizia della restituzione delle strutture di stretta competenza comunale da parte della Procura, e ribadiamo altresì che l'iter al vaglio degli inquirenti appartiene a una fase in cui al governo della Capitale vi erano amministrazioni differenti da quella attuale». Della stessa posizione l'assessore comunale ai Lavori Pubblici, Fabrizio Ghera: «È con grande soddisfazione che accolgo la notizia della restituzione alla città dei circoli sportivi, gli impianti tornano ai titolari e anche i cittadini potranno usufruire delle relative strutture». Ma il dissequestro degli impianti non palca le polemiche, con la presidentessa di Wwf Lazio Vanessa Ranieri che rincara la dose: «I poteri conferiti al commissario pro tempore per i Mondiali di nuoto non possono derogare la normativa europea, né il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Chiediamo al Ministro Bondi e al Consiglio Superiore dei Beni Culturali e al Direttore Generale Lolli Ghetti di intervenire rigorosamente su questa vicenda che ha dell'incredibile. Confidiamo in un ravvedimento dell'amministrazione comunale e auspichiamo che la stessa si costituisca responsabilmente insieme a noi parte civile nell'eventuale processo».

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