Handicap e diritto al lavoro Ok ai progetti di inserimento mirati
La legge regionale approvata istituisce il Servizio inserimento lavorativo disabili, nell'ambito dei Servizi provinciali di collocamento obbligatorio, modifica le funzioni del Servizio di controllo e accertamento della disabilità e introduce la Conferenza permanente per l'inserimento dei portatori di handicap al posto dei due comitati previsti dalla precedente normativa regionale (LR 19/2003)». Lo comunica, in una nota, l'area informazione del Consiglio regionale. «Il Servizio inserimento lavorativo disabili - prosegue la nota - promuoverà progetti di inserimento mirato. Tra i suoi compiti, l'accoglienza e la valutazione dei bisogni individuali, la realizzazione di prospetti sulle competenze o di altri percorsi di orientamento e definizione delle capacità lavorative, la rilevazione e l'analisi dei fabbisogni aziendali, il tutoraggio nei tirocini aziendali». «Con questa legge introduciamo il concetto di collocamento mirato» - ha spiegato in Aula il consigliere Augusto Battaglia (Pd), primo firmatario del provvedimento - Vale a dire: dopo un'accurata valutazione, oltre che medica anche sulle capacità lavorative del singolo, viene messo a punto un percorso per collocare il disabile nel posto a lui più congeniale». «Tre gli aspetti fondamentali del provvedimento - ha proseguito Battaglia - l'istituzione di un servizio ad hoc, utilizzando strutture e risorse esistenti; l'accertamento dell'invalidità e delle capacità professionali e miglioramento del rapporto del portatore di handicap con il sistema produttivo. Terzo aspetto: una conferenza permanente avrà il compito di seguire la gestione dell'apposito fondo alimentato dalle sanzioni comminate alle imprese che non rispettano le norme in materia di collocamento obbligatorio delle persone disabili». «L'inserimento del disabile nel mondo lavorativo non è un peso ma un investimento - ha sottolineato Peppe Mariani (Lista civica per il Lazio), presidente della Commissione Lavoro e politiche sociali.