Valle Giulia
B.,51enne, di Cremona, impiegato alla Segreteria di Stato Vaticana, imputato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e danneggiamento. Lo ha deciso il giudice monocratico, non accogliendo la richiesta del pm Maria Bice Barborini che aveva chiesto un anno e mezzo di reclusione. Secondo l'accusa, la sera del 7 maggio il monsignore avrebbe cercato di sottrarsi a un controllo della polizia tra Villa Borghese e Valle Giulia, speronando più volte due auto «civetta» che si erano messe all'inseguimento della sua vettura e poi colpendo a calci e pugni gli agenti che lo avevano bloccato. Recepite evidentemente le argomentazioni del difensore: il prelato sfuggì alla polizia che non riconobbe poiché in borghese, e temendo di essere oggetto di una rapina o di rapimento, per via del suo incarico in Vaticano. Amareggiati i difensori di alcuni agenti: «Questa sentenza significa che speronare le auto e ferire i poliziotti non costituisce reato».