San Giovanni, il nuovo nido della discordia
{{IMG_SX}}Il filo diretto con la cronaca di Roma. Potete inviare lettere, commenti e segnalazioni a questo indirizzo e-mail (clicca qui), al numero di fax 06/675.88.324 o via posta a Il Tempo - Lettere, piazza Colonna 366 - 00187 Roma. I guai all'ospedale San Giovanni arrivano oggi dall'asilo nido interno «Il Giardino Magico» di cui è improvvisamente cambiata la gestione grazie a un nuovo appalto. La retta che i genitori dei bambini dovranno pagare, già aumentata in tre mesi dopo la sottoscrizione del contratto, potrebbe lievitare ancora con un apprezzamento finale, rispetto alla cifra di partenza, di circa il 75 per cento. «Tutto ci è caduto sul capo senza preavviso. Abbiamo dovuto fare fronte all'emergenza in tre giorni - dice l'avvocato Ugo Canali, padre di un bambino del nido – Il 27 maggio iscrivo mio figlio con preciso contratto. Costo del servizio 430 euro mensili. Il 20 agosto iniziamo l'inserimento con altri genitori in modo che i piccoli si abituino all'ambiente e alle educatrici. La cifra è portata a 550 euro». «Il 2 ottobre ci arriva una lettera del direttore della U.O.C. del San Giovanni, la dottoressa Corsetti – continua il genitore – Informava noi e gli altri "utenti" del nido, che l'ospedale aveva da tempo rappresentato all'ente gestore, la OrSo con cui avevamo sottoscritto i contratti, di voler terminare dal 12 ottobre la concessione affidando tutto ad altro soggetto fino al 2012. Nessuna comunicazione su chi fosse questo nuovo soggetto, quale metodo didattico, nulla». Il 6 ottobre i genitori mandano una lettera ai vertici dell'ospedale per chiedere quale fosse il nuovo gestore del nido e che le iscrzioni dei bimbi venissero confermate per non traumatizzare i piccoli insieme. Stesso discorso per il percorso didattico/educativo. Solo dopo, la direzione amministrativa del San Giovanni comunica che i nuovi gestori vincitori dell'appalto sono del Centro Rinascita Montessori. Di contro, la retta potrebbe salire ancora: a 740 euro. Le "vecchie" educatrici sono tutte senza lavoro. «Siamo otto, una con funzione di coordinamento: alcune lavoravano qui da dieci anni – sottolinea Laura Smilacci – Adesso nel nido sono previsti 20 bambini, ma ne arriveranno almeno 12 dalle liste comunali e ci dovrà essere altro personale». «Abbiamo chiesto alla nuova società che ci considerasse nelle loro sessioni di reclutamento – prosegue Adriana Falamesca, altra educatrice - Eravamo disponibili a riduzioni di orario, a pagarci le due settimane di corso necessarie, ma fino a oggi non ci hanno considerato». E all'uscita dal nido i piccoli si aggrappano alle gonne delle mamme e delle «vecchie» maestre. La lettera: Ospedale San Giovanni. All'asilo nido aziendale «Il Giardino Magico» cambia il gestore. Da ieri è affidato al Centro Rinascita Montessori. I genitori dei bambini vengono a conoscenza del cambio di gestione solo dopo che scrivono all'amministrazione del nosocomio. Tra loro cresce la preoccupazione per questo cambio in corsa nella gestione del nido al quale avevano iscritto i figli nel maggio scorso. Le domande e le perplessità riguardano la continuità didattico/educativa. A questo si aggiunge il fatto che i piccoli sono oramai abituati alle vecchie educatrici, e i genitori temono che i figli possano sentirsi disorientati. Infine c'è il capitolo dei costi delle rette: per ogni bambino, sostengonole famiglie, la retta mensile potrebbe arrivare a 740 euro dai pattuiti 430. Ci sono poi le "vecchie " educatrici che sono rimaste senza lavoro.