Pronto soccorso apri e chiudi
«Spendete soldi per rifare un pronto soccorso e il nostro che funzionava lo avete chiuso. Ma con che criterio lavorate? Vergognatevi». Decine i cittadini che ieri mattina hanno atteso l'arrivo del vicegovernatore del Lazio, Esterino Montino, in visita all'ospedale San Giuseppe di Marino, per mostrare tutto il loro disappunto contro il piano aziendale della Roma H e le scelte «ridicole» della Regione Lazio. Poco prima Montino aveva inaugurato i locali ristrutturati del pronto soccorso del San Sebastiano di Frascati. Rabbia, indignazione e tante critiche per come stanno andando le cose. A poco sono servite le rassicurazioni del vicepresidente della Giunta regionale che ha spiegato come il piano Morlacco (il piano di rete ospedaliera, ndr) sia stato accantonato dal presidente Marrazzo e quindi «i posti letto di Marino, una volta finiti i lavori per l'apertura dei nuovi reparti, resteranno gli stessi che c'erano prima e per l'ospedale non cambierà nulla, se non in meglio». Quello che però sta a cuore ai cittadini è proprio quel pronto soccorso che, come quello di Genzano, è stato chiuso. E come a Genzano, anche a Marino i cittadini e il loro sindaco sono scesi in piazza qualche giorno fa per dire «no» a quella chiusura che però, secondo gli "addetti ai lavori" era necessaria per garantire un servizio migliore. «Il pronto soccorso – ha spiegato Michele Di Paolo, direttore sanitario del polo ospedaliero Marino, Frascati, Rocca Priora - deve avere assolutamente dei servizi di diagnosi e cura presenti "h24" nello stesso presidio. Se non ci sono tutti questi servizi non può essere un pronto soccorso. Adesso l'ospedale di Frascati è dedicato a tutta l'emergenza, medica chirurgica e traumatologica, e quindi è giusto che ne l nosocomio si concentri l'attività di pronto soccorso». Nonostante i pareri tecnici anche Adriano Palozzi (Pdl), sindaco di Marino, pur apprezzando gli sforzi della Regione e i lavori di ristrutturazione del San Giuseppe ha ribadito la sua contrarietà alla chiusura del pronto soccorso. «È illogico non averlo. Proseguiremo nella protesta per avere garanzie per una fascia di popolazione che comprende Marino, Grottaferrata, Castel Gandolfo e Rocca Priora». Un invito alla calma è arrivato dal neo presidente del Consiglio regionale Bruno Astorre: «Noi non sfuggiamo alle nostre responsabilità. Ai Castelli abbiamo tre pronti soccorsi: Velletri, Albano e Frascati. Se evitiamo di strumentalizzare alcune situazioni e ci rendiamo conto che le strutture devono essere attrezzate, e che fondamentale è specializzare, allora è tutto più semplice». Astorre ha inoltre annunciato che con l'approvazione del nuovo piano sanitario regionale, che ci sarà il 15 ottobre, si sbloccherà anche la situazione del Policlinico dei Castelli, dove potranno cominciare i lavori.