Inaugurata nuova stazione intitolata alla Reggiani
Una stazione che, dopo due anni di chiusura, è stata ricostruita ex novo. E una targa che, intitolando la stazione, ricorda Giovanna Reggiani a due anni dall'aggressione consumata alla stazione di Tor di Quinto, dove la donna venne uccisa. In suo ricordo, il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, hanno inaugurato una targa che recita: «Contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne. In memoria di Giovanna Reggiani, vittima di inaudita violenza in questo luogo il 30 ottobre 2007». Il giorno dell'omicidio Reggiani, «siamo consapevoli che è stato negato il diritto di libertà di un cittadino», ha sottolineato Marrazzo. E il sindaco: «L'inaugurazione di oggi è il segnale che la città fa di tutto per trarre esempio dalle tragedie accadute e cerca di fare di meglio». L'inaugurazione della targa in ricordo di Giovanna Reggiani, è stata occasione per parlare anche di sicurezza. «Non possiamo pensare - ha detto Marrazzo - che la sicurezza possa essere affidata soltanto alle forze dell'ordine. Le istituzioni devono avere la capacità di aiutare il loro compito e oggi, ricordando quel tragico giorno, dobbiamo fare tutti ammenda». Marrazzo ha riconosciuto anche come «per troppi anni ci sono state delle mancanze, per questo la Regione ha investito tutto quello che poteva nella rete ferroviaria». Per il suo potenziamento e per la sua messa in sicurezza. Perchè, secondo Alemanno, «ci sono luoghi di passaggio come le stazioni che devono essere presidiati affinché la città sia più sicura». Il sindaco, ricordando la vicenda Reggiani, ha aggiunto: «La memoria ci serve per essere migliori e la targa scoperta oggi in ricordo della signora Reggiani va proprio in questa direzione. È un segno che ci deve spronare a fare meglio». Alla cerimonia di inaugurazione della nuova stazione di Tor di Quinto erano presenti anche l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, il presidente del Municipio XX, Gianni Giacomini, il marito, la sorella e la nipote di Giovanna Reggiani. Proprio ai familiari della donna uccisa due anni fa, Alemanno ha tenuto a rivolgere un saluto e un ringraziamento «perchè spesso, quando una famiglia è toccata da un dolore così grande - ha detto il sindaco - può prevalere il distacco da questi eventi. Loro invece sono uniti e ci danno maggiore speranza che si può migliorare». «Mia moglie era una donna semplice, discreta e riservata: non avrebbe gradito l'associazione del suo nome ad un luogo come cassa di risonanza. Ma qui alla stazione di Tor di Quinto, alla quale è legato un episodio drammatico, il suo ricordo sarà un monito per tutti contro ogni forma di violenza». Queste le parole del marito di Giovanna Reggiani, Giovanni Gumiero.