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Il piccolo Niccolò e il surfista, le vittime da maltempo

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Nonostanteinterventi di potatura e abbattimenti. In passato nella Capitale la caduta di alberi sferzati dal vento aveva provocato due morti: Niccolò Blois, 13 anni, fu colpito, poco meno di un anno fa, in un parco nel quartiere Tuscolano, sempre a causa di una tromba d'aria. Il 18 febbraio scorso un medico, Daniele Innocenzi, morì dopo essere stato travolto da un albero mentre era a bordo della sua moto sulla Cristoforo Colombo. Ma la vittima più recente di una tromba d'aria, prima dell'ultima vittima, la ragazza romena morta ieri, è stato un surfista di Cerveteri, un istruttore di kitesurf, schiantatosi su un palazzo a causa del forte vento, il 21 giugno scorso. Il 18 febbraio era toccato a un motoclista: Daniele Innocenzi, di 54 anni, morto in via Cristoforo Colombo. Innocenzi era professore associato di dermatologia della I Facoltà di Medicina dell'università La Sapienza, nel polo di Latina, ed era stimato in campo internazionale soprattutto per la cura e l'analisi dei tumori della pelle. Aveva tre figlie adolescenti. La moglie è dermatologa al policlinico Umberto I. Il 4 novembre è invece morto il piccolo Niccolò Blois, 13 anni, un grande tifoso giallorosso, allegro e semplice, che amava il pallone. La tragedia dopo l'ultima partita giocata nel parco degli Acquedotti, lo stesso dove cadde un pioppo di 12 metri, crollato sopra il bambino, che cercava di ripararsi dal nubifragio che si era abbattuto nella zona sud-est di Roma. Il piccolo si era recato nella radura erbosa per giocare a calcio, come faceva sempre, insieme ai suoi amici. Poi la pioggia e la corsa a ripararsi sotto gli alberi. Ma il temporale è diventato una tromba d'aria che ha sradicato il pioppo, lo stesso sotto cui Niccolò aveva cercato riparo e che lo travolse.

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