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Crolla la "Madonnina" di Monte Mario

Un vigile del fuoco mentre lavora alla messa in sicurezza della statua della Madonna della Camilluccia, crollata per il maltempo

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Il maltempo che si è abbattuto su Roma ha fatto crollare la madonnina in rame e bronzo di Monte Mario, che si è spezzata in più parti dopo la tromba d'aria di ieri pomeriggio. Lo annuncia in una nota la Congregazione Don Orione: "Con grande sorpresa, nelle prime ore di questa mattina si è sparsa la voce: è caduta la 'Madonnina' che dall'alto di Monte Mario veglia e benedice la città", il motivo è che le forti raffiche di vento di ieri sera, che tanti altri disastri hanno provocato in città, hanno scosso il basamento della statua che si è riversata in avanti. I religiosi, i collaboratori e residenti del Centro Don Orione di Via della Camilluccia si sono recati sul luogo e hanno avuto una visione "impressionante": si sono trovati l'immagine della statua giù dalla torre, con le braccia rotte, e la parte retro della testa schiacciata. La statua fu progettata e costruita in rame sbalzato, su intelaiatura di ferro, con un rivestimento in sottili fogli d'oro. Il 4 aprile 1953, la Madonna, opera dello scultore Arrigo Minerbi, alta 9 metri, fu eretta sul piedistallo, alto 10 metri, nella sua solenne e materna posa, rivolta sulla città di Roma. Stupore, costernazione, lacrime e preghiere tra i religiosi e gli ospiti del Centro Don Orione di Monte Mario. Il superiore generale, Don Flavio Peloso, spiega: "E' un grave disastro e anche dolore grande per il significato che questa Madonna ha per la Congregazione e per la città di Roma. Assieme allo sgomento viene subito un pensiero: riprenda subito il suo posto". La presenza di quella statua che emerge da un trono di verde sulla collina di Monte Mario divenne familiare e cara ai Romani che presero a chiamarla "la Madonnina" nonostante la sua imponenza. Essa è divenuta elemento caratterizzante la sky line di Roma. Lo scultore Arrigo Minerbi, ritenendo che il volto della Madre dovesse, in qualche modo, avere i lineamenti del Figlio, riprese dalla Sacra Sindone, le sembianze di Gesù con le quali modellò il volto della Madonna. La presenza della statua divenne familiare e cara ai romani che presero a chiamarla «la Madonnina» nonostante la sua imponenza. Lo scultore Arrigo Minerbi, ritenendo che il volto della Madre dovesse, in qualche modo, avere i lineamenti del Figlio, riprese dalla Sacra Sindone, le sembianze di Gesù con le quali modellò il volto della Madonna.

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