Una legge per attivare la pet therapy

Cani, gatti, criceti, conigli, asini, capre, mucche, cavalli, uccelli, pesci, delfini sono gli animali grazie ai quali bambini, anziani, malati e disabili con problemi psichici e fisici possono migliorare la qualità della loro vita e le loro condizioni di salute. Si chiama Pet-therapy, verificata scientificamente solo negli anni '60 ma che affonda le sue radici nei secoli e fa dell'uomo il paziente e dell'animale il terapista. Ma per fare dell'animale un "dottore" serve una certificazione secondo i principi di Carta Modena 2002, che nel Lazio manca. E questo è il senso della proposta di legge di «Disciplina delle attività e terapie assistite degli animali Pet Therapy», firmata dai consiglieri regionali Enrico Fontana (capogruppo Sinistra e libertà e primo firmatario della Pdl), Nicola Palombi (FI verso il Pdl) e Mario Perilli (Pd) e presentata a Villa Torlonia alla manifestazione «Una città per due». Si tratta di «una legge - ha spiegato Fontana - che fissa regole certe a tutela dei fruitori e degli animali, per disciplinare un settore in espansione, riconoscendo così la validità e l'importanza delle attività e delle terapie assistite dagli animali». Anche perche «le terapie e le attività assistite dagli animali si sono diffuse negli ultimi anni in maniera significativa, ottenendo importanti riconoscimenti anche di carattere scientifico - hanno spiegato Fontana e Palombi - La proposta di legge, frutto di un confronto con esperti del settore, che vuole stabilire norme precise e percorsi formativi validi per tutti, è un passo importante per colmare un vuoto normativo a garanzia della sicurezza dei fruitori e il benessere e la salute degli animali coinvolti». Nei sei articoli di cui è composta la Pdl viene rinviata a una costituenda commissione tecnica il compito di «entrare nel merito delle linee guida, dei requisiti tecnici e professionali». La preoccupazione dei legislatori è infatti quella di «evitare di ingessare un settore in rapida evoluzione». «È fondamentale - ha spiegato Fontana - verificare i requisiti dei soggetti che offrono servizi di terapie assistite dagli animali (Taa) e attività assistite dagli animali (Aaa), fornire le linee guida per i protocolli di lavoro, proporre percorsi formativi, predisporre protocolli di idoneità sanitaria per gli animali coinvolti, valutare la validità dei progetti, controllare il rispetto dei requisiti di tutela del benessere psicofisico degli animali impiegati, garantendo al contempo quello di chi usufruisce. Tra i vincoli introdotti con la proposta di legge bypartisan del Consiglio regionale quelli secondo cui l'abilitazione per gli animali deve passare attraverso un regolare programma sanitario che ne attesti lo stato di buona salute e l'assenza di malattie trasmissibili all'uomo e che ricevano periodici trattamenti antiparassitari per endo ed ectoparassiti, trattamenti vaccinali, controlli specifici in funzione delle caratteristiche ed esigenze di specie e che abbiano seguito uno specifico periodo di formazione per gli interventi di pet therapy. Sono decine, nel Lazio, le strutture che già praticano dog-therapy o ono-terapia (con gli asinelli). «Per questo - ha detto Fontana - è urgente regolare il settore».