Napolitano a "La Sapienza": "Bisogna guardare al futuro"

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato accolto con un grande e prolungato applauso dagli studenti dell'aula magna dell'università "La Sapienza" di Roma, dove si è recato per prendere parte alla giornata "Sapienza ricerca: chi ricerca trova", dedicata alle eccellenze dell'ateneo romano. Napolitano, acccolto dal rettore Luigi Frati, è arrivato con un tutore al piede sinistro per un dolore che persiste da alcuni giorni e che gli ha impedito di presenziare ai funerali delle vittime dell'alluvione di Messina. «Abbiamo un ritardo serio da colmare». È quanto osserva Giorgio NapolitanoIl Capo dello Stato stigmatizza «la caduta dei fondi per la ricerca in Italia, negli ultimi ventanni, passata attraverso diversi periodi politici e diversi governi» ed esorta ad «ottenere un sufficiente impegno finanziario pubblico per la ricerca, accanto ad un adeguato impegno finanziario privato». Per Napolitano, anche per colpa di «pregiudizi, incomprensioni e meschinità», in Italia si è registrata «una tendenza a sottovalutare l'importanza dei risultati della ricerca, misurando in termini troppo ristretti le sue ricadute sullo sviluppo economico e umano del Paese: occorre al contrario tenerne conto, quando si tratta di allargare i cordoni della borsa». Il titolare del Quirinale ricorda al tempo stesso che per la ricerca italiana «non vi è solo un problema di quantità di fondi ma anche di qualità, nell'impiego accorto delle risorse disponibili e nella loro distribuzione, in base a un valore che sia misurato con criteri oggettivi e internazionali. Questo è un momento di grande impegno per il Paese ed io -conclude significativamente Napolitano- sono contento di trovarmi in un luogo in cui si guarda al futuro e si lavora per il futuro: è ciò di cui abbiamo più bisogno, oggi in Italia».