Esplode palazzo, 50 sfollati

Un boato lungo due secondi. Poi il silenzio per cinque minuti. E infine le urla di disperazione: due appartamenti erano stati distrutti dall'esplosione causata da una fuga di metano in un appartamento. Erano le 23,35 di sabato sera quando si è sbriciolato il terzo piano di un edificio in via di Grottarossa 91. Due abitazioni rase al suolo, un ferito ricoverato al Sant'Eugenio per ustioni sul 30% del corpo e due feriti non gravi, ricoverati al San Pietro in codice giallo. Il boato è stato sentito fino a un chilometro di distanza, tanto che le finestre dei palazzi a quella distanza si sono spalancate e i vetri sono andati in frantumi. Una montagna di detriti sono stati scagliati a centinaia di metri, tanto da entrare nelle case che si trovano di fronte al palazzo esploso. Decine e decine di vetture, presenti nell'area condominiale, sono state ricoperte da calcinacci, infissi e mobili dei due appartamenti. Secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco, della polizia, dei carabinieri e dei vigili urbani, l'esplosione è partita dall'appartamento di Giuseppe E., di 47 anni, che in quel momento si trovava in casa da solo. Tutto l'edificio, che si trova all'altezza di via Castiglione in Teverina, è stato reso inagibile e 50 persone sono state ospitate in un residence dalla Protezione civile. Tra queste, anche una famiglia con nove figli. La violenza dei detriti ha danneggiato anche le attività commerciali che si trovano davanti al palazzo: un alimentari e un negozio di casalinghi. Non solo. In un appartamento della palazzina a due piani che si trova di fronte all'edificio esploso, è entrato addirittura parte di un armadio, distruggendo vetrate e infissi. Secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, il proprietario della casa dalla quale è partita l'esplosione, circa un'ora prima del boato, si trovava al bar sotto casa a giocare ai videopoker e prima di andare via avrebbe detto che sarebbe andato a vedere la partita in tv. Si indaga anche sulla possibilità che si possa essere trattato di un tentativo di suicidio. L'uomo, per ora, si trova in prognosi riservata: gli agenti della polizia, coordinati da Domenico Sannino, attendono il via libera dai sanitari per poterlo interrogare. Intanto stamattina sul posto arriveranno le squadre del Nia, Nucleo investigativo antincendio. «Adesso si tratterà di capirne le cause, se è stato un errore da parte degli utenti o se c'è qualche difetto nella rete del gas, è chiaro che se così fosse a pagare dovrà essere la società distributrice», ha detto il sindaco Alemanno.