Solo un romano su dieci utilizza il disco orario
Solo un cittadino su dieci, in media, parcheggia sulle strisce bianche nei vari Municipi della Capitale esponendo il disco orario. La percentuale sale a uno su due davanti agli ospedali. Ma un fatto è certo: dall’indagine de Il Tempo che ha preso in esame la situazione in quattro diversi Municipi (I, II, III e XI), monitorando oltre 200 spazi destinati alla sosta gratuita entro il limite delle tre ore, risulta che ai romani il disco orario non piace proprio. Non sono evidentemente bastati i controlli a tappeto degli ultimi giorni diretti dal Gruppo Intervento Traffico e dagli ispettori tecnici del Dipartimento Mobilità, tanto meno le multe elevate (circa 470 su 1.694 vetture controllate). Perché sia che ci si trovi al Flaminio come al Nomentano, a Castro Pretorio o all'Ostiense, gli spazi delimitati dalle strisce bianche sono i primi ad essere occupati dalle auto che però non espongono il disco orario e quasi sempre restano lì ben oltre l'orario consentito. Con la conseguenza che la tanto decantata rivoluzione della sosta tariffata seguendo il principio dell'equilibrio tra parcheggi a pagamento e gratuiti, rischia di risolversi come un nulla di fatto se il ricambio delle aree a strisce bianche non avviene come invece dovrebbe. Sulla questione è intervenuta qualche settimana fa anche l'Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali del Comune che ha preso in esame anche la sosta sulle strisce bianche davanti agli ospedali, rivelando che ben il 47% delle vetture non espone il disco orario. A noi è risultato questo. II Muncipio, quartiere Flaminio. In via Cesare Beccaria ci sono 20 posti delimitati dalle strisce bianche. Siamo andati a vedere venerdì 2 ottobre, nessuna auto esponeva il disco orario. Ancora, via degli Scialoya 24 posti, 2 auto con disco orario; Largo Ignazio Jacometti 21 posti, 3 dischi orari ben visibili di cui però uno segnava l'orario di arrivo alle 18 quando al nostro passaggio erano appena le 16; Piazza Apollodoro su 42 auto parcheggiate in area gratuita soltanto 5 erano in regola. Ma anche in questo caso ben tre macchine di quelle cinque esponevano un orario di arrivo diverso da quello effettivo (due di mezz'ora e una di un'ora). Situazione analoga al quartiere Nomentano. In via Como 28 spazi «bianchi» 2 auto con disco orario; in via di Villa Patrizi su 26 solo tre spazi occupati regolarmente. E una media di un disco orario su dieci l'abbiamo riscontrata anche in zona Castro Pretorio e di preciso su via Massimo D'Azeglio, via del Castro Pretorio, via Gaeta. Numeri analoghi ad Ostiense dove su un totale di 2.097 posti auto, 824 sono a sosta gratuita. In via Libetta, via Ostiense e via del Commercio, la percentuale delle auto che espone il disco orario è più o meno la stessa di quella monitorata nelle altre zone. Quanto agli ospedali le cose vanno leggermente meglio. Sia davanti al Bambin Gesù che al Santo Spirito (mercoledì 30 settembre il giorno della nostra visita), le auto con disco orario sono una media di una su due. Risultato un po' diverso passando una settimana dopo (quindi martedì 6 ottobre), davanti al Policlinico. Qui la sosta è gratuita, con un limite temporale di tre ore con disco orario, in 540 posti distribuiti in via Lancisi, via del Policlinico lato Ospedale, viale Regina Elena sempre lato ospedale nel tratto che va dai via Lancisi a viale dell'Università. Proprio in quest'ultimo tratto la media di auto che esponevano il disco è stata di una su cinque.