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Ancora un giro di vite della magistratura nei confronti del mondo sportivo romano.

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Ilgip ha infatti sequestrato altri undici circoli della Capitale, tra i quali «L'Aquaniene», succursale del Circolo Canottieri Aniene. Il giudice per le indagini preliminari ha deciso di mettere i sigilli ai circoli su richiesta del pm che sta indagando su presunti abusi edilizi commessi nella realizzazione delle strutture sorte durante la manifestazione sportiva. Adesso gli inquirenti, prima di prendere ulteriori provvedimenti giudiziari, devono attendere che si pronunci il prossimo 14 ottobre il Tribunale amministrativo del Lazio sulla procedura seguita per assegnare il via libera all'ampliamento dei circoli finiti sotto inchiesta. Una volta che il Tar si pronuncerà, la procura deciderà se allargare o meno l'inchiesta penale. Gli indagati nell'inchiesta sono per ora una trentina. Tra questi, anche Giovanni Malagò, «deus ex machina» dei mondiali quale presidente del comitato organizzatore e presidente del Canottieri Aniene, uno dei circoli a cinque stelle della città frequentati da vip, politici di ogni colore, magistrati e attori. Il gip Donatella Pavone contesta agli indagati, a vario titolo, la violazione delle norme paesaggistiche, urbanistiche e in genere la violazione delle leggi in materia di edilizia per centinaia di strutture ritenute abusive. Sono state sigillate strutture, ancora in fase di edificazione, nei circoli: «Roma 70», «Polisportiva Parioli Tiro a Volo», «Roma team sport», «Polisportiva Città futura». Sigilli alle strutture già ultimate nei circoli: «Cristo Re», «Axa Immobil sport», «Real sport village», «Associazione Agepi», «Villa Flaminia», «Sport 2000». Il giudice per le indagini preliminari aveva già disposto nei mesi scorsi il sequestro di strutture (dal 15 settembre scorso diventato definitivo dopo l'uso concesso per i mondiali di nuoto) in altri quattro circoli di Roma: «Salaria Sport Village», «Tevere Remo», «Gav New city», «Flaminio sporting club». Il gip nelle ordinanze di sequestro, nonostante il decreto soprannominato «salva piscine» del luglio scorso emanato dalla presidenza del Consiglio, ipotizza che le opere sono state realizzate senza l'intesa con il Comune di Roma che non ha riscosso oneri concessori per circa cinque milioni di euro. Già iscritto nei mesi scorsi nel registro degli indagati il Commissario dei mondiali di nuoto Claudio Rinaldi. La procura sta indagando anche su presunti abusi commessi all'epoca della gestione dall'ex Commissario di «Roma 2009», Angelo Balducci, attualmente presidente del Consiglio superiore del lavori pubblici per quanto riguarda la vicenda del «Salaria Sport Village» di Settebagni in cui sono state realizzate, e sequestrate, opere di ampliamento per 160 mila metri cubi con piscine e foresterie. Il circolo privato, fondato dal figlio di Balducci, Filippo, fu realizzato anche dall'acquisizione di terreni agricoli in zona ritenuta dalla procura «a rischio esondazione del Tevere» e sfiorata dalla piena del dicembre scorso. Filippo Balducci ha successivamente ceduto le quote a due fiduciarie socie del circolo: Claudio Rinaldi, nominato Commissario per i mondiali di nuoto dopo Balducci, firmò le autorizzazioni alla realizzazione delle opere del Salaria Sport Village nel quadro dell'organizzazione dei mondiali di nuoto.

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