I Colonna da Zagarolo a Lepanto
La cristianità intera, riunita nella Lega santa, giunse a Lepanto, per combattere i Turchi. In prima fila, da grandi protagonisti, i maggiori esponenti dell'aristocrazia romana. Il principale fu certamente il trentaseienne ammiraglio Marcantonio Colonna, II principe di Marino, comandante della flotta pontificia, poi Onorato Caetani, duca di Sermoneta, cognato di Marcantonio avendone sposato la sorella Agnesina, capitano generale delle fanterie pontificie ed a seguire con incarichi di prestigio ma subalterni ai primi due, Pompeo Colonna, duca di Zagarolo, Paolo Orsini, principe di Bracciano e suo fratello Virginio Orsini duca di VicovaroLa vittoria della Lega Santa a Lepanto fu un evento d'importanza vitale per l'Occidente e per la cristianità in generale: Nella seconda metà del secolo XVI i Turchi dominavano gran parte del Mediterraneo orientale e la potenza navale ottomana andava sempre crescendo. Quel 7 ottobre del 1571 i turchi disponevano di 222 galee, mentre i cristiani 207. 12 galee erano dello Stato Pontificio, chieste in affitto ai veneziani ed armate ed equipaggiate a spese del papa ed erano quelle comandate dal principe Marcantonio Colonna. La battaglia durò cinque ore e si decise al centro dello schieramento, dove le navi ammiraglie si speronarono l'un l'altra formando un campo di battaglia galleggiante in cui i fanti si scontrarono finché i cristiani riuscirono a sferrare l'attacco decisivo. Si coprirono di valore oltre a Marcantonio Colonna anche gli Orsini che tra le fila contavano ben sette esponenti della stessa famiglia ma anche Troilo Savelli, Onorato Caetani, Lelio de' Massimi, Michele Bonelli, ed ancora rampolli delle casate dei Ruspoli, Gabrielli, Malvezzi, Oddi, Berardi . Per la vittoria di Lepanto, Marcantonio Colonna venne insignito dal re di Spagna Filippo II dell'ordine del Toson d'Oro e nominato vicerè di Sicilia. Roma e il senato "... gli posero in Campidoglio una statua, e lo chiamarono il Trionfatore" che si trova oggi nel giardino di Villa Borghese; poi la Città, in tempi moderni, gli ha dedicato una centralissima via ed intitolato un istituto tecnico nautico. I posteri della famiglia hanno commissionato notevoli opere d'arte alla sua memoria in palazzo Colonna di piazza SS. Apostoli: nel cortile d'onore un'edicola del 1713 ospita la statua di Marcantonio II, opera di Niccolò Pippi del 1595, mentre al suo interno, tre sale, quella della Colonna Bellica, la Sala Grande e quella dei Paesaggi, esaltano la figura del condottiero cristiano vincitore sui turchi a Lepanto con degli affreschi eseguiti tra il 1675 ed il 1700, che raffigurano rispettivamente l'Apoteosi di Marcantonio II presentato alla Vergine in cielo di Giuseppe Bartolomeo Chiari, la Battaglia di Lepanto nella sala Grande di Giovanni Coli e Filippo Gherardi; infine, nella sala dei Paesaggi si trova una allegoria della vittoria, opera di Sebastiano Ricci.