Entro la fine di questo 2009 saranno presentati i progetti definitivi per realizzare il Museo della Shoah.
Lanotizia non fa altro che dire: tutto procede secondo quanto prestabilito. È urlata, invece, a chi mesi fa ha cercato di ostacolare la costruzione dell'opera che celebra la Memoria. È il caso di Francesco Storace, che al momento di finanziare il progetto, con i soldi del Comune di Roma, parlò di «sperpero di denaro». Eppure se in questa Italia si dovesse spendere un soldo, bisognerebbe farlo proprio nella formazione del nostro popolo. Ricordare con il Museo i morti nei campi di concentramento, capire come ciò è potuto avvenire, non significa solo costruire un eterno minuto di silenzio, ma anche studiare la storia d'Italia in uno dei suoi periodi più bui. Erano italiani quelli che, come bestie, sono stati messi in fila di fronte la morte. E mentre il tempo passa e i miracolati testimoni diretti della Shoah invecchiano, scompaiono anno dopo anno, chi non ha avuto o non avrà la possibilità di conoscere la verità da loro dovrà avere le stesse opportunità di conoscenza. Il Museo darà modo a tutti di ricordare e studiare gli errori del passato. Sarà simbolo di quel dramma e del «no» strillato dal nostro paese a qualunque forma di odio razziale.