Prestipino: «Basta con i veleni, ora costruiamo il Pd»
Difendela scelta di sostenere Pierluigi Bersani e invita tutti a pensare a quel partito riformista che può e deve essere forza di governo. Patrizia Prestipino non parla tanto come assessore allo Sport della Provincia ma anche come dirigente del Pd. Onorevole Prestipino, Morassut, ovvero Franceschini vince nel Lazio, Bersani con Milana vince a Roma, cosa è successo? «È una grande novità, significa che le varie anime del Pd si sono finalmente mescolate. Diciamo che è avvenuta quella fusione a freddo che si attendeva. Gli ex popolari, i rutelliani, così come i bettiniani e i veltroniani si sono uniti nelle tre mozioni. A Roma si è mostrata una grande capacità di innovazione con la scelta di Bersani». Difficile parlare di unità quando ancora ieri Morassut ha parlato di voto bulgaro a Roma e di troppe spese del Pd capitolino... «Non voglio prestarmi a queste polemiche, a Morassut dico che gli elettori sono tutti uguali e trovo disarmante dividerli in elettori di seria A e di serie B. Sulle spese, come Morassut sa, a Roma stiamo ancora aspettando i fondi dal partito nazionale, mentre sulle cene di autofinanziamento, bè è uno strumento che anche Morassut conosce molto bene». Lei parla dell'esigenza di discontinuità, eppure Morassut resta nel Lazio, Milana a Roma. «Da Franceschini mi sarei aspettata una scelta più coraggiosa, una discontinuità che non c'è stata. Su Roma si è avuta invece una nuova sintesi che ha visto rutelliani, ex popolari e dalemiani lavorare a un progetto di partito che riparta da quel confronto che è mancato per troppo temp». Si candiderà alle regionali? «Sono molto felice di lavorare con Zingaretti che ha una capacità politica straordinaria e credo proprio di rimanere a fare l'assessore, mi piace moltissimo farlo». Sus. Nov.