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"Scatola rosa" antiviolenza nelle vetture delle donne

Donna al volante

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Una piccola «scatola rosa» che, installata in un punto nascosto della propria auto, garantirà alle donne assistenza stradale e personale 24 ore su 24. Un'innovazione pensata proprio per il gentil sesso; la «pink box» sarà infatti installata gratuitamente a 1.000 donne residenti nel Comune di Roma che dal 5 ottobre al 5 novembre ne faranno domanda. Il dispositivo satellitare, collegato con una centrale operativa, rileverà in tempo reale la posizione del veicolo, aiutando così le donne a fronteggiare i rischi in cui dovessero incorrere sulle strade: incidenti, guasti meccanici, aggressioni e atti di violenza. Premendo un apposito pulsante direttamente in auto o usando un telecomando che può essere attivato nel raggio di alcuni metri dal veicolo, la guidatrice può chiedere un pronto soccorso immediato o un servizio personalizzato di assistenza stradale o ancora segnalare un sos di emergenza personale. La centrale operativa ricevuta la segnalazione, procederà ad attivare le forze dell'ordine. Il progetto, patrocinato dal ministro per le Pari Opportunità, prevede l'installazione gratuita, con un canone di tre anni interamente finanziato dalla fondazione Ania, l'associazione delle compagnie di assicurazione. Il bando di partecipazione sarà disponibile presso i Municipi e i dipartimenti alle politiche Sociali e della Mobilità dell'amministrazione capitolina, oltre alla versione online sul sito del Comune. Se le domande supereranno la quota mille, le donne che avranno la priorità saranno quelle che lavorano di notte, tenendo anche conto dei chilometri percorsi ogni giorno. La campagna della fondazione Ania che il Comune ha deciso di adottare, nasce anche da un dato allarmante: nel 2007 oltre mille donne hanno perso la vita in incidenti stradali sulle strade del nostro Paese, 41 delle quali solo a Roma. L'incidentalità stradale femminile che storicamente è sempre stata inferiore rispetto agli uomini, non è stato l'unico obiettivo di questa iniziativa: altro scopo è infatti quello di cercare di proteggere le donne da minacce o abusi diventati purtroppo molto frequenti che le cronache cittadine riportano solo in parte. Il dispositivo è stato presentato ieri in Campidoglio dall'assessore alle Politiche Sociali, Sveva Belviso, dall'assessore alle Politiche della Mobilità, Sergio Marchi, dal delegato del sindaco alla sicurezza stradale, Roberto Cantiani, dal segretario generale della Fondazione Ania per la sicurezza stradale, Umberto Guidoni, e dal capo di Gabinetto del ministero delle Pari Opportunità, Simonetta Matone.

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