Bussano alla porta, poi la rapina da incubo
Èla dinamica della rapina da incubo che un quarantenne di San Giovanni ha detto ai carabinieri di aver subito l'altro ieri pomeriggio. Alle 16,30 F.Z. è solo in casa. La madre settantenne è fuori. Lui non riesce a trovare lavoro e praticamente vivono con la pensione della donna. Sente bussare alla porta, apre e comincia il terrore. Davanti si trova due uomini col volto coperto dai passamontagna, uno è armato di pistola. Parlano con accento dell'Est europeo. «Dacci ventimila euro», gli avrebbero detto. Lui dice di non averli. Allora i due cominciano a usare le cattive maniere. Lo spingono sul divano, gli spruzzano sul volto un narcotico spray, lui perde i sensi, quindi gli passano lo scotch attorno a mani e piedi poi agiscono indisturbati. Frugano nei cassetti e negli armadi. Dentro un mobile in camera da letto trovano una borsa con dentro 100 euro e alcuni gioielli. È il loro bottino. Forse la razzia dura mezz'ora. Quando rincasa la madre trova il figlio sul divano ancora stordito e legato. Tre ore dopo il quarantenne si è presentato dai carabinieri della Compagnia Piazza Dante, comandata da Ivan Riccio, denunciando la rapina. I militari hanno setacciato l'appartamento a caccia di tracce. La più importante, lo scotch usato per immobilizzare il tizio, non è stata trovata. Il nastro adesivo era stato buttato. Fab. Dic.