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Stabilizzazione dei 500 vigili precari Tra sigle e Comune finisce in rissa

Roma, vigili urbani

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{{IMG_SX}}Alcuni vigili hanno aggredito i dirigenti del Comune prima di abbandonare il tavolo di trattativa tra il Campidoglio e le sigle sindacali della Polizia municipale sul futuro dei vigili urbani con contratto in scadenza il prossimo 30 novembre. Lo ha reso noto l'assessore capitolino alle Risorse Umane Enrico Cavallari sottolineando che si è trattato di «un fatto gravissimo». «Sono esterrefatto - ha spiegato Cavallari - da un comportamento inaudito e che condanno nella maniera più assoluta». «La polemica che era nata - ha aggiunto l'assessore - è del tutto strumentale. I 486 vigili con il contratto in scadenza sanno benissimo che ci sono i fondi per la proroga per l'anno 2010: questa Giunta non ha mandato a casa nessuno né intende farlo in futuro. E la dimostrazione è sotto gli occhi di tutti: i circa 500 agenti della Municipale in questione, infatti, assunti per 24 mesi con i poteri speciali dall'ex sindaco Veltroni, avrebbero dovuto cessare il rapporto di lavoro un anno fa, ma questo non è accaduto. E alla proroga dello scorso anno ne aggiungiamo un'altra». L'esponente della Cisl Giancarlo Cosentino ha così commentato, invece, la rottura del tavolo con il campidoglio: «La stabilizzazione dei precari non può essere rimandata. Non vorremmo assistere a un depotenziamento del Corpo che ha l'obiettivo di introdurre una sicurezza privata, come sta già avvenendo per ammissione dello stesso sindaco, in alcune zone della città». Riguardo all'aggressione, Cosentino ha invece condannato la condotta dei suoi colleghi.

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