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Codici: già 1820 scontri nel 2009 e 1050 feriti Alemanno: più severità

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Maggiorechiarezza, dunque, da parte delle istituzioni, nei confronti di quelle persone che potrebbero essere accusate di omicidio volontario». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno è tornato a chiedere più severità per gli automobilisti «killer». E al primo cittadino ha fatto subito eco il presidente del Codacons, Carlo Rienzi: «Per garantire la sicurezza stradale e diminuire il numero di incidenti - ha detto - la via da seguire non è quella dell'inasprimento delle pene, ma di un aumento concreto dei controlli». Mentre il Codici, tornando a commentare gli incidenti stradali avvenuti in questo fine settimana, ha parlato di «numeri da bollettino da guerra» e ha chiesto alla Regione Lazio di attuare un piano d'emergenza «per far fronte a una situazione a dir poco scandalosa». «I numeri sono drammatici e nel 2009 la situazione non è certo migliorata. - ha detto Carmine Laurenzano segretario Roma del Codici - I primi mesi del 2009 sono stati catastrofici: 1.820 incidenti stradali nella Capitale con 1.050 feriti. Nonostante le strategie messe in campo dall'amministrazione comunale i morti su strada sono purtroppo un'evidenza cui non si riesce a porre rimedio. Nella Capitale le prime cause di morte per incidenti stradali sono le cosiddette "buche killer". È inaccettabile - ha concluso Laurenzano - che si continuino a perdere giovani vite per le strade malamente asfaltate, buche e tombini mal posti». Tra le proposte del Codici, l'eliminazione delle «buche killer» e l'installazione di nuovi guardrail. E di «svolta vera per fermare questa strage» ha parlato anche Titta Giorgi, presidente dell'Astral (Azienda strade Lazio). «È chiaro - ha aggiunto - che le leggi attuali non sono sufficienti a fermare i killer della strada e la politica tutta, senza distinzioni, deve farsi carico del problema». Red. Cro.

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