Centro storico, esercenti divisi
«Se ne può parlare, basta che venga fatta in modo progressivo e che i commercianti siano chiamati a discuterne». «Sarebbe l'ennesimo balzello per noi titolari di pubblici esercizi, quindi non è accettabile». La proposta di pedonalizzare completamente il Tridente già divide i commercianti e i gestori di bar, locali e ristoranti. I primi si dichiarano per lo più possibilisti, spinti da una semplice motivazione: il divieto di accesso in centro, in precise fasce orarie già c'è, includere la pedonalizzazione anche di via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta, traverse comprese, non fa che confermare la tendenza a bandire le auto dal Centro. Quando però si chiede ai titolari degli esercizi pubblici cosa ne pensano, la risposta è praticamente unanime ed è racchiusa nelle parole di Liborio Pepi, presidente della Fiepet (Federazione Italiana esercenti pubblici e turistici)-Confesercenti: «La pedonalizzazione non sarebbe che l'ennesimo balzello nei confronti della nostra categoria». Sarà perché l'ordinanza anti-vetro ancora brucia, ma Pepi è chiaro: «Possibile che non si tenga mai conto degli effetti che simili provvedimenti possono comportare su decine di attività già strozzate dalla crisi?». L'ultimo, quello anti-vetro, non ha fatto che diminuire le entrate economiche degli esercenti al punto che appartenenti alla categoria dichiarano -15/20% di incassi nella stagione estiva appena trascorsa. E a sentirli singolarmente, gli esercenti, la proposta di pedonalizzare il Tridente equivale all'ennesimo colpo per i loro affari. «Ci mancherebbe soltanto questa - si sfoga il titolare di un ristorante in via Ripetta - secondo lei quanto ci mette una persona che si vede impedire l'ingresso in auto ad andare in un altro locale di un'altra zona di Roma?». Preferiscono non dare un giudizio netto, invece, i commercianti. Sono interessati piuttosto a sapere se il provvedimento riguarderà anche i residenti, se la pedonalizzazione sarà totale o se in alcune fasce orarie le auto potranno accedere. Ida Benucci è Presidente della Consulta del Centro Storico di Confcommercio ed è titolare di un noto negozio di antichità in via del Babuino. «Mi sembra assurdo parlare di pedonalizzazione in questo momento di crisi - dice - ma non escludo che in futuro sia un atto di civiltà arrivarci». «Certo - aggiunge in fretta - il presupposto fondamentale è che i commercianti siano coinvolti al pari dei residenti. Quando il Comune avrà chiaro il progetto sarà importante che ne discuta con le associazioni di categoria che rappresentano gli interessi di un settore fondamentale della città, il commercio, prima di prendere qualsiasi decisione». Un monito che scaturisce da una paura: «Perché dovrei fare shopping nelle strade del Tridente quando non si può entrare con l'auto e i mezzi pubblici scarseggiano? - si chiede Benucci - Da qui «la necessità di ascoltare anche le proposte del settore perché tutti vogliamo una città più vivibile, ma poi bisogna fare anche i conti con la realtà delle cose. E la nostra realtà parla di migliaia di piccoli negozi che hanno chiuso e che chiuderanno nei prossimi mesi».