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Vino e musica Velletri in festa

La Festa dell'uva

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Nonostante il Comune sia a una passo dal crack, la tradizione l'ha fatta da padrona e i cittadini hanno voluto festeggiare, come si deve, il «dio Bacco». Secondo le usanze «la Festa dell'Uva rappresenta il modo in cui i contadini festeggiano il buon esito della vendemmia». E se si considera che Velletri, con i suoi oltre tremila ettari coltivati a vigneti e con una produzione di circa 600 mila quintali l'anno di vino, è il più grande produttore di vino del Lazio ben si può capire l'importanza di questa festa. A sottolinearlo anche gli interventi del presidente della provincia Nicola Zingaretti e dell'assessore all'agricoltura della Regione Lazio, Daniela Valentini. Entrambi hanno evidenziato l'importanza dell'agricoltura e della valorizzazione dei prodotti tipici nel rilancio dell'economia. Qualità dei prodotti e lavoro in tandem sarebbero alla base del successo, secondo Zingaretti: «Quello che le aziende devono fare è continuare come stanno facendo a lavorare sulla qualità. Inoltre, più si è piccoli e divisi e più si è deboli. Invece bisogna seriamente mettere più sinergia e unire di più le forze per essere anche imprese competitive dal punito di vista commerciale». «Crediamo fortemente che dall'agricoltura può rinascere l'economia di molti territori – ha spiegato la Valentini- è importante valorizzare i prodotti tipici, che possono essere il vino, il pane, l'olio per rilanciare un territorio». La Valentini ha inoltre assicurato, riferendosi al dissesto finanziario che «la Regione non abbandonerà la città di Velletri in un momento così delicato». Da piazza Garibaldi a Porta Napoletana, da venerdì a domenica, la città è stata trasformata in onore della kermesse. Decine gli stand che hanno offerto uva e vino. Acquistando un calice era inoltre possibile seguire l'intero percorso dedicato alle degustazioni. Grande successo per le mostre pittoriche e fotografiche e tante le persone che per due giorni hanno messo da parte i problemi della vita quotidiana per godersi a pieno la manifestazione che, dopo anni di trascuratezza, sta riprendendo piede ritornando agli antichi splendori. Diversi i turisti che da Roma, attraverso dei pullman messi a disposizione per l'evento, hanno raggiunto la cittadina castellana. In occasione della festa vari ristoranti, oltre a due osterie che hanno messo a disposizione degli stand uno in piazza Cairoli e uno in piazza Caduti sul Lavoro, hanno applicato menù fissi a prezzi popolari per «consentire a tutti di evadere senza troppi pensieri dalle mura domestiche». Anche i bambini hanno avuto i loro spazi con musiche e giochi organizzati per loro da un'associazione locale. E lungo le vie cittadine non sono mancate sfilate di carri allegorici, di gruppi folcloristici, dei «bottari». E non è mancata neppure la beneficenza con uno spettacolo teatrale in favore dell'Abruzzo.

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