Guida e alcol, falciate madre e figlie
Seduta sul marciapiedi a pochi passi dal sangue di una delle quattro vittime, la donna che le ha investite continua a ripetersi «sono sbucate all'improvviso, non le ho proprio viste». È bionda, magrolina, ha 60 anni. Indossa gli occhiali, i jeans e una maglietta verde. Tenta di alzarsi per spiegare come è successo. Guarda la sua auto, una Lancia Ypsilon bianca inchiodata sull'asfalto dalla vernice bianca dei rilievi della Municipale. Ma non riesce a tenersi in piedi dallo spavento e torna a sedersi. L'incidente è avvenuto su Lungotevere dell'Acqua Acetosa subito dopo pranzo, all'incrocio con via Egitto. Una mamma, le sue due figlie, 10 anni l'una 8 l'altra, e un'amichetta della maggiore, sua coetanea, sono state sbalzate come birilli sul lato destro della carreggiata dall'auto guidata dalla signora romana, ma nata in Etiopia. «Non andavo forte, 45, 50 chilometri orari, forse. - dice ancora l'investitrice rivolgendosi alla nuora, giunta con il marito sul posto - Sono sbucate dalle macchine parcheggiate lì a destra, non le ho proprio viste». La striscia nera lasciata dalle gomme sull'asfalto è lunga 9,40 metri e inizia dove finiscono le strisce pedonali, sul lato opposto alla direzione di marcia dell'auto. Ciò confermerebbe la versione della signora, e cioè che avrebbe frenato solo al momento dell'impatto non accorgendoci del gruppetto che attraversava sulle strisce. La più piccola, Maria Benedetta M., ricoverata al Bambin Gesù, non sarebbe in pericolo di vita. Grave una delle ragazzine trasportate in codice rosso. L'amichetta, Maria Giulia M., al Bambin Gesù, mentre Anna Maria M. al Villa S.Pietro, poi trasferita d'urgenza al Gemelli. La mamma è stata invece ricoverata in codice giallo al S.Spirito. L'auto le ha centrate con la parte anteriore destra del cofano. Quando la 60enne alla guida ha deviato verso il centro della carreggiata le aveva già investite. Un reticolo circolare di venature sul parabrezza mostra il punto in cui il cranio di una delle vittime ha impattato. Sulla fiancata dell'utilitaria, dove la freccia è stata divelta, deve essere rotolato un altro corpo. Mentre i vigili del II Gruppo intervenuti sul posto misurano il luogo dell'impatto in lungo e in largo per i rilievi del caso, la donna è sottoposta all'alcol test. L'esito è positivo: 1,1, il doppio del consentito (0,5). Un livello di alcol nel sangue tale che bastano un paio di bicchieri per raggiungerlo. Alla donna, denunciata per guida in stato d'ebbrezza, è stata ritirata la patente di guida.