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C'è la festa del riuso Romani a caccia dell'affare

Mercatino

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ROMA - È boom dell'usato. Ieri si è svolta l'XI edizione della «Festa Nazionale del Riuso». In primo piano i mercatini capitolini, protagonisti di un grande evento. Con buffet e animazione dedicata ai bambini, si è festeggiata una giornata che intende riproporre un nuovo modo di acquistare per combattere la crisi. Il recupero di oggettistica, design, abbigliamento, giocattoli, vuole essere una risposta all'attuale periodo di difficoltà economica che stanno vivendo numerose famiglie romane. Una grande folla di consumatori ha animato gli stands, rovistando fra le occasioni e acquistando oggetti usati che un tempo erano destinati a stazionare nelle soffitte. Fino a pochi anni fa, questi piccoli «templi d'antan» erano meta unicamente di collezionisti. Attualmente, invece, vengono frequentati da famiglie che desiderano vestirsi spendendo poco e cercano fra gli abiti smessi dagli altri una qualche occasione. Si tratta di un'alternativa valida ai tempi di budget monetario ridotto che si sta vivendo. Pressati dal carovita i romani sono diventati dei veri e propri segugi del risparmio. Nei mercatini si trova in esposizione veramente di tutto, e a prezzo stracciato. Il settore dedicato all'abbigliamento è anche di qualità. Una minigonna jeans alla moda costa appena 2,50 euro, mentre invece un paio di pantaloni lo troviamo a 10 euro. Una felpa o un maglioncino di lana viene 5 euro. Un cappotto con un taglio moderno costa 25 euro. Non manca neanche la bancarella del «tutto a 1 o 2 euro», per i patiti del risparmio. Anche l'oggettistica dedicata alla casa è varia; si parte dai 10-15 euro per un servizio di piatti e bicchieri. Gli amanti del design d'epoca troveranno numerose occasioni, come divani a 200 euro o vetrine in legno a 289 euro. Le abat jour più raffinate partono da 55 euro e i lampadari molto elaborati 80 euro. Gli specchi ornamentali si trovano a partire da 14 euro. Per chi invece desidera vendere la propria merce, il costo di una postazione ad un mercatino, che è aperto tutta la giornata di domenica, è di circa 90 euro. Esiste infatti un nutrito gruppo di persone che espone regolarmente la propria merce. In pratica, si tratta dell'evoluzione di un hobby, che diventa nel tempo una vera fonte di reddito. Fra i vari espositori, infatti, c'è anche chi ne ha fatta una professione, e la tira avanti da più di un decennio. È un modo per vendere pure la merce nuova, che viene presa nei negozi di amici e conoscenti e poi esposta sulle bancarelle. Chi svolge questo lavoro con continuità, afferma che, facendo un paragone fra tutti i 12 mesi dell'anno, il più redditizio è sicuramente dicembre. In questo caso gli acquisti natalizi la fanno da padrone, la gente è ancora più numerosa e compra oggettistica di ogni genere. Invece, il mese più scarso relativamente agli affari è sicuramente gennaio.

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