A Roma 1820 incidenti stradali nei primi mesi del 2009
«Ancora un fine settimana di sangue sulle strade della provincia di Roma, quattro i morti, tre giovanissimi, tra i 20 e i 23 anni ed un quarantenne. I numeri sono da bollettino da guerra. Negli ultimi mesi, infatti, secondo i dati Istat gli incidenti stradali hanno mietuto una vittima al giorno. Nel 2008 i morti sono stati 344 ed è proprio la Provincia di Roma ad avere il tasso più alto di vittime e questo a livello nazionale».Lo comunica in una nota Codici. «I numeri sono drammatici e nel 2009 la situazione non è certo migliorata - commenta Carmine Laurenzano segretario Codici Roma - i primi mesi del 2009 sono stati catastrofici: 1.820 incidenti stradali nella capitale con 1.050 feriti. Nonostante le strategie messe in campo dall'amministrazione comunale i morti su strada sono purtroppo un'evidenza cui evidentemente non si riesce a porre rimedio. Nella capitale le prime cause di morte per incidenti stradali sono le cosiddette "buche Killer". Cosa ha fatto il Comune per sanare la situazione? Nulla. Sono diversi mesi che continuiamo a denunciare che su via Nomentana, così come su via della Magliana Vecchia esistono buche, o forse sarebbe meglio definirle voragini, di 20-30 cm estremamente pericolose, soprattutto per i motociclisti». «Purtroppo nella Provincia la situazione non risulta tanto differente dalla capitale - si legge - Le strade extra-urbane e le consolari, come via Salaria, via Aurelia, via Cassia, sono strade ad altro rischio incidenti che necessitano di un'urgente manutenzione». «Eliminare le buche killer ed installare nuovi guardrail dovrebbe essere la priorità dell'amministrazione comunale e provinciale in tema di sicurezza stradale - afferma Valentina Coppola, segretario provinciale Codici - perché se esistono cause specifiche che determinano un incidente su cui il Comune e la Provincia non possono agire direttamente ma solo indirettamente, in quanto dipendenti dal soggetto alla guida - velocità, alcool, droga, distrazione del conducente, mancato rispetto della distanza di sicurezza- è inaccettabile che si continuino a perdere giovani vite per le strade malamente asfaltate, buche e tombini mal posti». «Il Codici - conclude - a questo punto, si rivolge direttamente alla Regione Lazio affinché attui un piano d'emergenza per far fronte ad una situazione a dir poco scandalosa».