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Botta e risposta ieri tra il consigliere regionale del Pdl Luigi Celori e l'assessore al Lavoro e alle Pari opportunità, Alessandra Tibaldi sul reddito minimo garantito.

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Mala stima delle domande che verranno depositate è di gran lunga superiore, ipotizzabile almeno a 50-60 mila, se si calcola che nelle prime due settimane di settembre erano già state presentate 10 mila richieste. L'80% di chi spera nel reddito minimo garantito rimarrà deluso». Arriva puntuale la replica dell'assessore. «Le domande stanno arrivando ad un ritmo di circa 4 mila al giorno, a dimostrazione della grande efficacia di questo strumento di sostegno al reddito, tanto più utile in tempo di crisi. Le tante domande dimostrano che lo strumento e l'attenzione dei cittadini su questa misura innovativa per l'Italia è giusta e necessaria - sottolinea Tibaldi - con le risorse rese disponibili dalla Regione in fase di assestamento di bilancio, 135 milioni di euro per il triennio 2009-2011 riusciremo a coprire, per questa prima fase del 2009 una platea di oltre 10 mila beneficiari. Un numero decisamente significativo per una prima sperimentazione di questo importante diritto di cittadinanza, che vede il nostro Paese, insieme alla Grecia, tra i soli in ambito europeo a non avere degli strumenti di sostegno al reddito. Stupisce - continua Tibaldi - che queste considerazioni sfuggano al collega Celori, che parla incredibilmente di manovra elettorale, pur sapendo che il percorso della legge regionale del reddito minimo garantito è iniziato nel 2005, quindi in tempi non sospetti».

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