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Bilancio, l'ira dei Municipi di sinistra

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Saràil clima pre-elettorale o che da troppi anni i 19 municipi capitolini, in barba all'autonomia finanziaria, sono costretti a raschiare il barile, resta comunque il fatto che è già bagarre sul documento di programmazione economica e finanziaria 2010-2012, presentato ieri dall'assessore capitolino al Bilancio, Maurizio Leo ai presidenti dei municipi e dal sindaco Alemanno alle parti sociali. A «sparare» per primo è il presidente del X Municipio, Sandro Medici che ha abbandonato la riunione ccommentando senza veli: «Mi sono stufato di farmi prendere per i fondelli da questi dilettanti». Una delusione ribadita da tutti i colleghi di centrosinistra: «C'è una sperequazione tra municipi di sinistra e di destra nella ripartizione dei fondi della manovra di bilancio del 2009 - accusa Giovanni Paris (XV) - nell'anno 2009 gli 11 municipi di centrosinistra hanno avuto in media 642 mila euro ciascuno mentre gli otto di centrodestra ne hanno ottenuti un milione 843 mila; in sostanza il 67,60% è andato al centrodestra e il 32,40% al centrosinistra». Paris ha anche denunciato che «dei 119 milioni di spesa prevista in più in assestamento solo tre milioni sono andati ai municipi mentre 116 milioni sono stati stanziati per i dipartimenti degli uffici extradipartimentali, il gabinetto del sindaco ha avuto 2,6 milioni di euro in più ». Dello stesso è Ivano Caradonna, presidente del V Municipio. «I municipi chiuderanno - ha detto lasciando l'aula al termine della riunione - stiamo diventando un grande condominio, luoghi utilizzabili dall'amministrazione centrale. In questo modo alcune opere rischiano di non vedere mai la luce come per esempio il campus universitario di Pietralata. Giovedì incontrerò il sindaco per spiegargli che, se entro il 2011 i lavori non partiranno le aree espropriate torneranno nella disponibilità dei privati». Anche Andrea Catarci (XI) e Antonella De Giusti (XVII). «Dal documento scompaiono i Municipi - sostiene Catarci - ridotti ormai a semplici front office del Campidoglio». Per la De Giusti «non c'è prospettiva né una reale comprensione delle problematiche sociali». Di parere opposto i presidenti dei Municipi di centrodestra, tra gli altri Giacomo Vizzani (XIII), Alfredo Milioni (XIX), Cristiano Bonelli (IV) che pongono l'accento su un coinvolgimento dei Municipi mai avvenuto prima. Le accuse vengono poi respinte al mittente sia dall'assessore Leo che dal sindaco Alemanno. Entrambi hanno precisato che si tratta di riunioni per presentare proposte. Al momento però ci sono state solo le polemiche.

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