Nove giovani su dieci fumano erba
Due giovani su dieci consumano abitualmente cocaina, nove su dieci marjuana, otto su dieci hashish e sempre otto su dieci, già dall'età di 15 anni, bevono più di quattro bicchieri di birra a serata. Sono i ragazzi del Lazio e il quadro è disegnato da una ricerca promossa dall'assessorato alla Tutela dei consumatori della Regione che è stato presentato ieri pomeriggio dall'assessore Anna Salome Coppotelli. L'indagine, realizzata da «La Maieutica» è stata condotta nei comuni di Roma, Rieti, Latina, Frosinone e Viterbo e ha coinvolto 1.200 ragazzi tra i 15 e i 25 anni. Alle percentuali dei consumatori di alcol e droga già considerate «elevate» dai ricercatori, devono aggiungersi i cosiddetti «gruppi amicali: ciascuno dei ragazzi intervistati - si legge nello studio - ha almeno 15 conoscenti che fanno uso delle stesse sostanze». L'uso di sostanze psico-attive appare slegato dai «gruppi a rischio» e appartiene alle più diverse condizioni economiche e culturali. «Più che di gruppi a rischio - spiega il direttore scientifico della ricerca Antonio De Filippo - si deve parlare di personalità a rischio. In questo senso la ricerca evidenzia che a essere più esposti al consumo sono i ragazzi con problematiche ansioso-depressive. Esiste infatti un preoccupante uso farmacologico, una sorta di psicofarmaterapia autoprescritta». Secondo la stessa indagine esiste anche una correlazione tra il consumo di droghe tra i giovani, soprattutto ecstasy e cocaina, e il loro elevato numero di contatti Facebook. Secondo lo psicanalista e direttore scientifico della ricerca Antonio De Filippo «è stata riscontrata una correlazione tra i giovani consumatori di droghe e i frequentatori compulsivi di social-network. Da una comparazione tra gruppi di consumatori e non consumatori di droghe è emerso che del primo gruppo fanno parte molti più ragazzi con un numero elevato di contatti Facebook, oltre 400». Secondo lo psicanalista «in questa osservazione empirica si cela il vuoto esistenziale dei ragazzi che viene colmato sia dalle droghe o dall'alcol, sia dalla ricerca compulsiva di amicizie virtuali». L'indagine rileva anche una relazione tra l'uso di droghe e i consumi compulsivi di prodotti tecnologici come telefonini e i-pod. «Sono ragazzi che tendono ad eccedere sia negli acquisti sia nell'uso di stupefacenti perchè - prosegue De Filippo - in entrambi i casi non riescono a contenere i propri desideri». Ma in questo quadro negativo c'è anche una buona notizia. Lo studio evidenzia che i giovani intervistati indicano come valori più importanti la salute, l'amicizia, la famiglia, l'amore, ma anche la solidarietà sociale.