Nuovo stadio, la Roma accelera

La Roma resta in vantaggio nel derby degli stadi. Mentre Claudio Lotito è ancora impegnato nelle discussioni con le istituzioni per lancio del progetto della Lazio, ieri Rosella Sensi ha annunciato la conferenza stampa di presentazione del nuovo impianto giallorosso. Appuntamento martedì prossimo alle 11 a Trigoria: oltre alla presidentessa della Roma, parteciperanno il sindaco Gianni Alemanno e il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. Si tratta del primo passo ufficiale in un lungo percorso che porterà al traguardo non prima di quattro anni. Tanto ci vorrà prima di completare l'iter burocratico, compresa la variante al Piano Regolatore, e la costruzione dell'impianto. I tempi della prima fase potrebbero accorciarsi in caso di approvazione da parte del governo della legge sugli stadi. Un aspetto su cui conta molto Lotito. La nuova casa dei romanisti si chiamerà «Franco Sensi» e dovrebbe sorgere in un terreno - attualmente classificato come agricolo - di 150 ettari all'undicesimo chilometro della via Aurelia, appena fuori dal Grande Raccordo Anulare. Guardando il disegno (ideato dall'architetto Gino Zavanella, lo stesso che ha curato lo stadio della Juventus in via di realizzazione) balza subito agli occhi la forma particolare e innovativa della copertura. L'impianto sarà realizzato interamente in titanio e avrà circa 55.000 posti a sedere divisi in un doppio anello. Anche i seggiolini verranno realizzati con una concezione ultramoderna e grazie ad un'inclinazione delle tribune molto verticale la visibilità per i tifosi sarà ottima in tutti i settori. Addio pista d'atletica e curve lontane dal campo. Non solo stadio, però. Nei pressi dell'impianto sorgerà una struttura ricettiva (albergo o residence) mentre nella zona della Massimina (al di là del Raccordo) verrà contestualmente costruita una nuova area di edilizia residenziale per un totale di 650mila metri cubi, oltre a un centro commerciale. Nell'ambito del piano per la mobilità è prevista anche la nascita della stazione ferroviaria Massimina che dovrebbe essere collegata alla stazione di Ponte Galeria e tramite motorotaia al «Franco Sensi». Costi? Solo per lo stadio si parla di 300 milioni di euro. L'obiettivo della Roma è un'operazione a costo zero per la società. Servirà quindi un accordo con un costruttore. Non sarà un problema trovarlo, dicono. Intanto c'è chi continuna a opporsi ai progetti dei due club romani. Ieri è stato il turno del Wwf. «Le aree ipotizzate per la realizzazioni dei nuovi stadi sono salvaguardate da importanti vincoli - spiega il presidente Wwf Lazio, Vanessa Ranieri - ed eventuali deroghe determinerebbero un grave impatto sul territorio interessato».