Ecco come sarà il nuovo presidio
I lavori per la riconversione dell'ospedale San Giacomo partiranno a metà ottobre. Probabilmente lunedì 14. Il governatore Marrazzo ha definito la riapertura dell'ex nosocomio «uno dei capisaldi dell'offerta sanitaria». Il sindaco Alemanno ha fornito alla Regione il pieno appoggio del Campidoglio: «Il progetto ci sembra valido. Il Comune ci sta». Un'alleanza che si basa su un obiettivo preciso: la rinascita dell'ospedale di via Canova chiuso un anno fa. Tecnicamente sarà un «presidio sanitario polifunzionale». Il progetto preparato dalla Regione prevede una struttura che si dovrà occupare di cure primarie, assistenza sanitaria di base e per pazienti fragili (anziani, disabili e disagiati mentali). Ecco come sarà il nuovo San Giacomo: Ambulatorio di continuità-punto di primo intervento Il poliambulatorio di via Canova, inaugurato il 15 novembre scorso, sarà trasferito all'interno del presidio. Offre prestazioni di base urgenti ma non di emergenza. Si occupa di problemi sanitari non urgenti. Unità degenza territoriale Ospiterà pazienti seguiti dal proprio medico di famiglia che non possono essere assistiti a domicilio e che non hanno bisogno di ricovero. Potrà accogliere anche pazienti dimessi dal ricovero che hanno bisogno di un ulteriore breve periodo di assistenza. Centro diurno di Alzheimer Fornirà assistenza nelle ore diurne a pazienti curati in casa per garantire ai familiari le attività lavorative. Sarà gestito dal Municipio e dagli operatori del terzo settore. Casa famiglia per disabili Sarà rivolto a pazienti in «avanzato progetto di reinserimento in relazione al grado di autonomia raggiunto». Salute mentale È prevista una «Comunità alloggio» che lavorerà in rete con tutti gli altri servizi del Dipartimento di Salute Mentale. Obiettivi sono il recupero e il reinserimento sociale dei pazienti. Ci sarà anche un ambulatorio, un centro diurno, una casa famiglia e un centro di neuropsichiatria infantile. Centro per il sollievo-terapia per il dolore È una struttura rivolta a portare sollievo ai malati terminali. Non sarà un hospice di cure palliative e non si occuperà soltanto di pazienti oncologici. Centro di diagnosi precoce di eccellenza per la lotta contro i tumori Comprenderà anche un polo didattico per la formazione degli operatori volontari e per un progetto di «umanizzazione» assegnato dal ministero della Salute. Residenza sanitaria per anziani Sarà l'unica struttura pubblica di questo tipo per la terza età nel centro storico. Laboratorio di biologia molecolare Il laboratorio della Fondazione Ime si occuperà delle tipizzazioni Hla (indispensabili per trapianti di organi o midollo osseo) e analisi del Dna per la creazione del registro nazionale e dei registri internazionali dei donatori malati di talassemia. Accesso al presidio Il progetto prevede la realizzazione di un «corridoio preferenziale della viabilità» per permettere un veloce deflusso e afflusso da e verso il San Giacomo.