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Residenza concessa agli abusivi senza il visto della Municipale

Ex scuola

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Si apre il giallo delle residenze date agli occupanti degli stabili di proprietà pubblica. Sono abusivi, denunciati per invasione di edificio ma in qualche modo regolarizzati. Anche se la polizia municipale dà parere contrario, il Municipio non ne tiene conto (almeno non tutti). All'ex scuola «8 Marzo», alla Magliana, dove cinque esponenti del comitato d'occupazione sono stati arrestati per presunta estorsione su alcuni ospiti dell'istituto, risultano 31 residenti, di cui 12 italiani (su un totale di 44 abitanti nel complesso). Al momento dell'occupazione hanno comunicato il cambio di residenza al Comune. Il XV Municipio, competente per territorio, ha inviato la Municipale per verificare lo stato delle cose. Le persone sono state identificate. Sul modulo di ciascuna il funzionario si è detto contrario alla concessione della residenza concludendo il rapporto con la denuncia per invasione di edificio pubblico. Quando la pratica è passata al Municipio il commento è stato cancellato e l'Ufficio anagrafico ha dato l'ok. Non molto tempo fa, però, all'orecchio dei centri sociali è giunta voce che una dipendente dell'Ufficio del XV faceva resistenza, stoppava le pratiche sollevando obienzioni. Ne è seguita una manifestazione sotto le finestre comunali. «La residenza si assegna per rintracciare queste persone - spiega il presidente dell'XI Municipio, Andrea Catarci, della Sinistra arcobaleno - Le occupazioni sono legate a inadempienze storiche delle istituzioni. Ecco perché io sono convinto che l'accusa contro gli indagati dell'"8 Marzo" si concluderà con un nulla di fatto. Per quanto riguarda le indicazioni che un dipendente dell'XI avrebbe dato a una sfrattata, di rivolgersi agli occupanti alla Magliana per avere una casa, non mi risulta. Sarebbe un cosa grave. Inoltre al Municipio non c'è un Ufficio Casa. Esiste un'Agenzia dei diritti costituita da una serie di associazioni. Chi l'ha promossa? Action». La sigla capofila delle occupazioni.

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