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Colosseo, demolito gazebo di Lory Del Santo

Il gazebo allestito sul terrazzo della casa di Lory Del Santo e demolito dalla municipale

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«A signò, guardi che noi cominciamo». Per demolire il gazebo sul superattico di Lory Del Santo, con vista sul Colosseo, sono dovuti salire su una gru. Ed è servito un giorno intero di lavoro, dal mattino alle 10 di sera. Ma l'attrice, protagonista di una recente edizione del reality «L'isola dei Famosi» non ne ha voluto sapere. Lory del Santo non ha aperto ai vigili urbani del I Municipio e all'ufficiale giudiziario che hanno bussato alla sua porta per notificarle l'inizio dei lavori per la demolizione degli abusi realizzati sulle terrazze nel rione Monti. E gli operatori del Municipio I e della pulizia municipale hanno dato avvio alla demolizione, «arrampicandosi» con un apposito elevatore. «Poi la signora del Santo è uscita da casa e abbiamo provato ad avvicinarla - ha raccontato uno dei tecnici sul posto - ma non ci ha dato retta. Le abbiamo detto: "Guardi che noi cominciamo". E lei, stizzita, ci ha risposto che non aveva tempo e che doveva partire per Milano. E poi mentre saliva sulla macchina guidata da un autista, ha aggiunto: «Se farete qualcosa di sbagliato, pagherete». Il Municipio I, in una nota, ha spietato che «la proprietaria ha abusivamente realizzato sul primo terrazzo un volume delle dimensioni di 10.80 metri per 1.00 metri e sul secondo terrazzo, il superattico, un gazebo di circa 25 mq - prosegue la nota -. Le violazioni accertate assumono particolare rilevanza sia perché l'immobile è in un'area sottoposta a vincolo sia perché il gazebo, per eccessiva elevazione e sporgenza, modifica le altezze originarie e le viste prospettiche dai siti archeologici del Palatino e del Colosseo, aree di valore storico-architettonico». «Entrambi gli abusi sono stati perseguiti dal Municipio con relazione tecnica del 18 novembre 2004 e con una determinazione dirigenziale di demolizione del 9 gennaio 2006, che oggi (ieri, ndr) ha portato alla demolizione dell'illecito, nonostante i numerosi ricorsi presentati contro il provvedimento - aggiunge la nota-. L'operazione è stata interamente finanziata con le risorse economiche del Municipio che si è avvalso di una propria ditta per eseguire l'intervento di abbattimento della costruzione illegale». Sul posto c'erano il presidente del Municipio I Orlando Corsetti, il consulente esperto nella lotta all'abusivismo Massimo Miglio, i tecnici del Municipio e la Polizia municipale. «Ricorsi dopo ricorsi siamo arrivati alla soluzione» ha spiegato Corsetti - Ciò dimostra che il rapporto tra il Municipio da una parte e la Regione Lazio dall'altra funziona: siamo infatti al secondo intervento di rilievo e ne faremo altri perché il messaggio che deve arrivare sul territorio e che se mai qualcuno avesse pensato che il centro storico di Roma e terra di nessuno deve capire che così non è», conferma anche Esterino Montino, assessore all'Urbanistica e vicepresidente della Giunta della Regione Lazio. Quest'estate altre due demolizioni nelle case dei vip: a luglio, a casa del deputato Udc Ferdinando Adornato era stato abbattuto un gazebo di legno a copertura di un mini appartamento di 45 metri quadrati realizzato scavando abusivamente nel terrapieno del giardino sottostante. Ad agosto invece era toccato a una sopraelevazione in un fabbricato residenziale di circa 150 mq, di Luciano Gaucci, nel Parco dell'Appia Antica (XI Municipio).

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