Tariffe taxi, stop agli aumenti
L'accusa: «Prezzi più alti d'Europa». La categoria: «Non è vero»
Appello al Comune per non aumentare il costo dei taxi.. Una lettera sottoscritta da dodici associazioni dei consumatori che chiedono di respingere le richieste dei conducenti delle auto bianche romane, definite «le più care d'Europa». Un secco no, quindi, all'introduzione di una tariffa unica progressiva che dovrebbe sostituire le due attuali (all'interno e fuori dal Raccordo) e nessun aumento per la tariffa fissa dell'aeroporto di Fiumicino (è stato proposto di portarla da 40 a 50 euro). La lettera, firmata da Codici, Altroconsumo, Aduc, Diritti Pedoni-Adp, Agaie, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Coniacut, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Primo consumo e Unuss, è stata spedita anche all'Agenzia del controllo della qualità dei servizi pubblici. L'impegno ad introdurre la tariffa progressiva è già stato preso dalla Giunta capitolina lo scorso 5 agosto. A fine mese si riunirà la commissione consultiva comunale per trovare un accordo con i tassisti. Le associazioni sono convinte che «nonostante la tariffa unica sia stata promossa in nome di una maggiore trasparenza, il risultato appare l'opposto, in quanto non è chiaro quale sia il criterio di progressione degli scatti». Mentre «l'innalzamento della tariffa aeroportuale finirà per penalizzare gli utenti». I consumatori chiedono anche di abolire il supplemento di 2 euro per la stazione Termini. I tassisti respingono le accuse al mittente. «Non è vero che abbiamo le tariffe più alte del continente - sostiene Uritaxi - e per dimostrarlo siamo disponibili al confronto». A sostegno della categoria interviene Maurizio Berruti (Pdl), membro della commissione Trasporti del Comune: «Uno studio Ubs che prende in considerazione le maggiori città europee e un tragitto di 5 km in centro mostra come Roma sia in linea col resto d'Europa. La Capitale sta al diciottesimo posto: prima Ginevra 18,90 euro, 9ª Parigi con 12, 18ª Roma con 8,77».