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Turisti, il business delle guide abusive

I Fori Imperiali

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Le chiamano «gallinelle». Sono gli «acchiappa turisti». Si appostano alle uscite della metro, alle fermate dei bus, nei punti strategici vicino ai monumenti. In piazza Risorgimento o in via della Conciliazione per accalappiare chi vuole visitare San Pietro o i Musei Vaticani. All'entrata del Foro romano, sotto l'Arco di Costantino e alla colonna Traiana. A piazza di Spagna e alla Fontana di Trevi. Si spacciano per guide turistiche. Ma non lo sono. A fare concorrenza alle circa mille guide regolari ci sono almeno duemila abusivi. Per poter lavorare come «ciceroni» bisogna superare un esame ed ottenere un tesserino dalla Provincia. È obbligatorio tenerlo ben visibile sul petto. Basta fare un giro tra le meraviglie della Capitale per accorgersi che la maggior parte delle guide non è autorizzata. Del tesserino neanche l'ombra. E l'ignaro turista il più delle volte viene spennato. La tariffa regolare sarebbe 30 euro all'ora per ogni comitiva (116 euro il costo di un tour giornaliero di tre ore con 20 persone). La domenica e i festivi viene applicata una maggiorazione. Gli abusivi, invece, scelgono il prezzo a loro piacimento: dieci, quindici, venti euro a persona. Ovviamente, tutto in nero. Non hanno nessuna agenzia alle spalle. I clienti se li procacciano da soli. «La maggior parte sono stranieri madrelingua - spiega una guida che preferisce restare nell'anonimato per paura di ritorsioni - molti sono pseudostudenti di storia dell'arte. Non importa se confondono una colonna che risale a Cesare con l'epoca di Augusto. Se "annusano" i controlli, fanno finta di avere al seguito scolaresche o di essere in compagnia di amici. Ci stanno rovinando. Anzi, hanno già rovinato questo lavoro». E poi ci sono le «gallinelle». Detti anche «galoppini». La maggior parte sono giovani. Tra i venti e trent'anni. Ieri mattina sotto al Colosseo una ventina di ragazzi aspettavano i clienti. Quattro all'uscita della metro, sette all'ingresso del monumento e due vicino all'Arco di Tito. Un altro gruppetto era pronto a braccare i turisti che arrivavano da via dei Fori imperiali. «Si piazzano in punti stabiliti - racconta un'altra guida con al seguito un gruppo di tedeschi in via dei Fori imperiali - Le "gallinelle" hanno il compito di organizzare e trattare sul prezzo, poi portano la comitiva dagli abusivi o da alcune guide regolari che si prestano al gioco sporco. Se venissero multati tutto questo finirebbe. Servono più controlli». «Dietro c'è una vera e propria organizzazione - spiega timorosa un'altra guida - una percentuale del guadagno va ai galoppini, una parte se la intasca la guida, il resto spetta ai "capoccia" che gestiscono il giro»

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